PlayStation Store: Sony non aveva informato gli studi della chiusura

Tanti giochi cancellati e sviluppatori sottoposti a crunch per farcela

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a cura di Paolo Sirio

La notizia della chiusura di PlayStation Store per PSP, PS3 e PS Vita ha destato non poco scalpore negli ultimi giorni, e la questione sembra tutt'altro che finita qui.

La gestione della chiusura non sembra sia stata particolarmente brillante da parte di Sony, ora impegnata nei saldi primaverili, al punto che diversi sviluppatori non sarebbero stati informati dei piani della casa giapponese per tempo.

La notizia è ancor più sorprendente se consideriamo che c'è chi, nella scena indie, aveva appena acquistato un dev kit per PS Vita e adesso si ritrova ad avere a che fare con questa notizia inattesa.

È il caso del piccolo studio Lillymo Games, che nel momento dell'acquisto del kit non era stato aggiornato riguardo al pericolo che questo sarebbe molto presto diventato desueto (ancor più di quanto non lo fosse per via dell'abbandono della console portatile).

Nel caso di questa piccola software house nota per Habroxia 2, lo sviluppo del suo gioco - previsto per il quarto trimestre del 2021 - è stato cancellato per la portatile, visto che per allora PlayStation Store per PS Vita sarà stato ampiamente chiuso.

C'è chi farà crunch fino all'ultimo giorno utile per riuscire a portare il prossimo titolo in tempo utile per la deadline posta da Sony per la certificazione, e questo è il caso sia di Russian Subway Dogs che quello di Hand Cannon Junky, con questi team spesso minuscoli che aggiorneranno gli utenti su Twitter e si riservano di mollare la presa nel caso l'impresa fosse irrealizzabile.

Altri giochi, però, sono stati cancellati, come riporta Push Square: è la circostanza occorsa a Thief's Roulette e Lazr, che per i loro progetti puntavano tutto su un mercato digitale ancora percorribile per PS Vita.

Ma, evidentemente, con la versione PS Vita di PlayStation Store in chiusura in via ufficiale dal 27 agosto questa percorribilità è venuta meno, ed è stata posta l'ennesima pietra tombale su una console che aveva fatto del sottobosco indie la sua unica ragione di vita. 

Un caso molto relativamente fortunato è quello di ScourgeBringer, apprezzato platform roguelike, che farà in tempo ad uscire sulla portatile e rimarrà in vendita in digitale soltanto per 100 giorni.

Non esattamente il piano che gli sviluppatori si erano prefissati ma almeno un'ultima occasione per monetizzare dopo l'annuncio dato da Sony.

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