Aggiornamento 14.50: sui social Tom Warren ha allungato la lista degli studi colpiti: i licenziamenti di Sony per PlayStation avranno un impatto su Insomniac Games, Naughty Dog, London Studio, Guerrilla e Firesprite.
Il responsabile di PlayStation Studios di Sony parla di «un approccio e risorse diverse» necessarie per concentrarsi su PC e dispositivi mobili. I dettagli sono riportati di seguito, nella notizia battuta poco fa.
Notizia originale:
A quanto pare, il 2024 verrà ricordato come un anno nero per l'industria dei videogiochi.
Come confermato anche da The Verge, PlayStation sarebbe pronta a licenziare ben 900 persone.
I colpiti dai licenziamenti sarebbero dipendenti della compagnia sparsi in tutto il mondo e non relativo a uno studio interno specifico.
La notizia arriva a ridosso della comunicazione del produttore di giochi britannico Supermassive, il quale si appresta a licenziare 90 dipendenti, ultima serie di un drammatico calo di posti di lavoro.
«Abbiamo preso la decisione, estremamente difficile, di annunciare il nostro piano di riduzione dell'organico globale di circa l'8%, ovvero di circa 900 persone, nel rispetto delle leggi locali e dei processi di consultazione», ha dichiarato Jim Ryan, capo di PlayStation.
Diversi studi PlayStation sono stati colpiti, incluso il London Studio nel Regno Unito, così come anche lo studio Firesprite subirà dei licenziamenti.
Nel complesso, saranno colpiti i dipendenti delle Americhe, del Giappone e delle regioni EMEA e APAC.
«Dopo un'attenta valutazione e molte discussioni con la dirigenza nel corso di diversi mesi, è emersa la necessità di apportare dei cambiamenti per continuare a far crescere il business e sviluppare l'azienda», ha dichiarato Ryan in un'e-mail interna inviata ai dipendenti.
«Abbiamo dovuto fare un passo indietro, guardare al nostro business in modo olistico e andare avanti concentrandoci sulla sostenibilità a lungo termine dell'azienda e offrendo le migliori esperienze possibili alla nostra community».
I licenziamenti arrivano pochi giorni dopo che Sony ha mancato l'obiettivo di vendita della PS5, facendo crollare il prezzo delle azioni di Sony di 10 miliardi di dollari.
Se da un lato le prospettive della PS5 non erano quelle che Sony si aspettava, dall'altro gli analisti hanno evidenziato un margine di guadagno sui giochi quasi decennale, suggerendo che i costi di produzione dei giochi stanno intaccando i margini di guadagno di Sony.
Senza contare che lo scorso gennaio anche Microsoft ha preso la dolorosa decisione di ridurre le dimensioni della forza lavoro nel settore dei videogiochi di circa 1.900 dipendenti.
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