PlayStation non molla la presa sui live service: «Stiamo imparando molto»

Nonostante il flop di Concord, Sony vuole continuare a investire fortemente su nuovi videogiochi live service per il mercato PlayStation.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Se speravate che il gigantesco flop di Concord potesse spingere PlayStation ad abbandonare la strada dei videogiochi live service, resterete sicuramente delusi dalle ultime dichiarazioni del CEO Hermen Hulst.

In un'intervista rilasciata a Famitsu, tradotta da PlayStation LifeStyle, il Co-CEO ha voluto ribadire ancora una volta pubblicamente l'impegno di Sony nel garantire giochi supportati nel corso del tempo su PS5.

Intenzioni che erano già state rese note a poche ore di distanza dalla morte di Concord, ma ribadite pubblicamente anche in vista del nuovo anno:

«[...] Una cosa che rimane costante è il desiderio delle persone per grandi esperienze di intrattenimento, e l'attenzione nei confronti dei videogiochi continua a crescere.

Tuttavia, questo ha creato competizione e, come molte altre compagnie nell'industria, abbiamo dovuto fare cambiamenti alla nostra azienda per una base operativa più solida e sostenibile.

Andando avanti, continueremo a concentarci sullo sviluppo di giochi live-service, insieme ai titoli in single player narrativi che i nostri giocatori desiderano».

Hermen Hulst spiega anche che PlayStation ha appreso molto non solo dal flop di Concord, ma anche dal fenomeno Helldivers 2 (lo trovate su Amazon) — una delle poche operazioni effettivamente riuscite in tal senso, seppure molto a sorpresa:

«Stiamo imparando molto mentre formiamo la nostra abilità di sviluppare giochi live service di alta qualità all'interno di SIE.

Helldivers 2 ha attratto molti giocatori grazie a contenuti continui nel tempo e ha raggiunto risultati che supportano il potenziale dei videogiochi live service».

Qualcuno potrebbe obiettare scherzosamente che Helldivers 2 è riuscito a ottenere questi risultati "nonostante" Sony e non "grazie" al suo supporto, se pensiamo al disastro accaduto dopo l'obbligo del PSN, su cui da un lato ha fatto dietrofront ma dall'altro ha deciso di imporre su tutti gli altri giochi PC, perfino quelli in single player.

Siamo dunque particolarmente curiosi di capire quali lezioni abbia davvero imparato Sony dal supporto dei live service, dopo che il caso Concord è ancora una ferita aperta per tantissimi sviluppatori lasciati a casa.

A livello personale, queste dichiarazioni mi lasciano sempre più convinto che Sony e tutta l'industria non abbiano intenzione di imparare nulla da un anno semplicemente disastroso per i live service — come purtroppo avevo già previsto nel nostro articolo di top e flop dell'anno. Ma ovviamente posso solo augurarmi di essere in errore.

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