Sembra ormai evidente a tutti che il tentativo di imporsi nettamente sul mercato dei live-service non abbia prodotto grandi risultati in casa PlayStation: con eccezione del sorprendente Helldivers 2, nessuno dei team coinvolti ha saputo produrre risultati convincenti.
Il caso più clamoroso è stato naturalmente Concord, un flop così eclatante da costringere Sony a staccare la spina dopo appena una settimana dal lancio, ma gli ultimi report parlano anche di diversi progetti cancellati.
Tra questi non si può non segnalare il multiplayer online di The Last of Us che, secondo le parole di Shuhei Yoshida, sarebbe stato cancellato prevalentemente per dare priorità alla nuova IP Intergalactic.
Eppure, secondo il pensiero dell'ex dirigente, non sarebbe arrivata alcuna imposizione da parte di Sony per lo sviluppo di live-service: questo curioso cambio di strategia sarebbe arrivato di comune accordo con i rispettivi team coinvolti.
In un'intervista rilasciata al podcast Sacred Symbols+ (via MP1st), Yoshida spiega che, con buona probabilità, sono stati anzi gli sviluppatori stessi a prendere l'iniziativa, sulla scia dell'entusiasmo di PlayStation per questa nuova direzione:
«In base alla mia esperienza, quando gli studi vedono che la compagnia ha una grande iniziativa, capiscono che cavalcare quell'onda gli garantisce maggiori possibilità di avere un progetto approvato e supportato.
Quindi non è che l'attuale capo dei PlayStation Studios, Hermen Hulst, stia andando a dire ai team che devono fare live-service: probabilmente la cosa è reciproca».
Effettivamente Sony non ha mai interrotto la produzione di videogiochi single-player, anche se appare evidente che nell'ultimo periodo sembravano avere molta meno priorità e che servivano quasi a "tamponare" mesi privi di uscite.
Allo stesso tempo, mi sembra comunque evidente che i team di sviluppo si trovavano comunque in una posizione delicata, sentendosi comunque quasi in obbligo di produrre risultati congeniali alla nuova direzione del gruppo, pena il rischio di non vedersi approvato un progetto.
Fortunatamente, il successo di videogiochi come Astro Bot (che trovate su Amazon) ha fatto cambiare idea a Sony, che adesso si concentrerà di più su giochi per famiglie e nuove produzioni single player.
Non è un caso che nelle ultime presentazioni non si sia più sentito parlare di live-service, che sembrano essere ormai quasi spariti del tutto. E francamente va benissimo così.
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