All'inizio della settimana, PlayStation ha annunciato l'acquisizione di Housemarque, software house già legata all'azienda nonché autrice dell'esclusiva PS5 Returnal.
Il roguelike con protagonista l'astronauta Selene ha saputo conquistare l'utenza malgrado qualche scelta non apprezzata in modo unanime, come quella relativa al sistema di salvataggio.
Che in questo momento Sony stia puntando su una strategia del genere non è un mistero, anche se uno sviluppatore ha recentemente negato alcune voci che l'avrebbero visto prossimo a rinunciare alla sua indipendenza.
Le acquisizioni non si sono fermate alla sola Housemarque ma hanno riguardato anche Nixxes Software, studio olandese che probabilmente andrà ad affiancare Guerrilla Games nei suoi prossimi progetti.
Adesso, sembra che PlayStation non sia stata l'unica azienda ad essersi avvicinata alla software house finlandese con la volontà di dare vita a un sodalizio così stretto.
A rivelarlo è stato Ilari Kuittinen, co-fondatore e CEO di Housemarque, che in un intervista con il magazine Yle si è espresso come segue (via TGP):
«Si tratta dei soliti sospetti, ovvero i principali protagonisti del settore provenienti da Cina, Svezia e Stati Uniti.C'è stato un fermento notevole alle nostre spalle, e il fatto che siamo stati contesi in questo modo è surreale.
Nel corso delle nostre discussioni, è stato chiarito che Sony ha deciso di acquisirci perché facciamo qualcosa che gli altri non fanno.
Il loro punto di partenza era che non avremmo realizzato giochi seguendo strettamente la formula voluta dalla stessa Sony».
Le parole di Kuittinen non lasciano molto spazio a dubbi, ed emerge chiaramente come la software house di Returnal sia consapevole del suo valore e dello stile che la identifica.
È chiaro che uno dei nomi più rilevanti in ambito cinese sia quello di Tencent, mentre per la Svezia potrebbe trattarsi di Embracer Group.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, è probabile che Epic Games o Microsoft abbiano tentato di approcciarsi ad Housemarque con intenzioni simili a quelle di PlayStation.
Tra acquisizioni confermate e smentite, c'è anche spazio per qualche addio. Dal sito ufficiale del colosso nipponico è infatti scomparso Japan Studio, già sottoposto a smembramento all'inizio dell'anno.
Anche Microsoft ha commentato a suo modo la strategia di Sony, congratulandosi con l'azienda e dicendo la sua sui pareri della community.
Se vi siete persi qualcosa su queste manovre e volete fare il punto della situazione, vi invitiamo a leggere lo speciale del nostro Paolo Sirio, grazie al quale avrete una visione limpida degli ultimi avvenimenti.
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