PlayStation deve smetterla di pensare solo alla grafica, per Yoshida

Secondo Shuhei Yoshida, PlayStation dovrebbe ripensare il proprio approccio ai videogiochi e alla ricerca del graficone a tutti i costi.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

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Negli ultimi anni PlayStation ha puntato buona parte della sua identità sul proporre tecnologie grafiche all'avanguardia nei videogiochi, scegliendo di assicurarsi che tutti i propri videogiochi abbiano un comparto tecnico all'altezza.

Non è un caso che Sony abbia deciso di far uscire PS5 Pro (che trovate scontata su Amazon) provando a spiegare ai giocatori perché si sia rivelata necessaria — con risultati decisamente altalenanti — o sulla recente spinta alle rimasterizzazioni di giochi della scorsa generazione, tutto in nome del "graficone" a tutti i costi.

Secondo Shuhei Yoshida, storico ex dirigente di PlayStation, questo approccio aveva senso durante gli albori della console, quando le tecnologie si stavano ancora sviluppando, ma non sono più sufficienti a garantire la giusta diffusione per il pubblico moderno.

In un'intervista rilasciata su AV Watch e tradotta su IconEra, Yoshida spiega che la casa di PlayStation dovrebbe iniziare a rivedere il proprio approccio, criticando anche la gestione stessa di PS5 Pro:

«Le prestazioni in ray tracing sono migliorate da PS5 a PS5 Pro. Migliorare la qualità dell'immagine è importante, ma è difficile capire la differenza.

Fino ad ora, il DNA di PlayStation è stato trascinato da valori come "grafiche all'avanguardia" che sono andati avanti fin dai tempi di Mr. Kutaragi. Gli utenti hanno anche imparato ad aspettarsi queste cose dai videogiochi PlayStation.

Tuttavia, ritengo sia arrivato il momento di ripensarci. Naturalmente penso che sia necessario fornire il meglio — in termini di qualità grafica — per coloro che lo chiedono, ma per continuare a essere popolari con gli utenti in modo ampio dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare».

L'ex dirigente PlayStation spiega che la nuova guida di Hideaki Nishino, entrato in carica proprio da oggi, potrebbe essere la mossa giusta per portare a nuove idee: secondo Yoshida bisogna infatti lasciare che siano le nuove generazioni a trovare la strada corretta.

C'è da dire che Shuhei Yoshida probabilmente non era un grande fan della precedente gestione: l'ex dirigente ha infatti ammesso di essere stato di fatto costretto ad andarsene da Jim Ryan. Ma da oggi inizia una nuova era: speriamo che per i fan PlayStation possa essere positiva.

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5 Commenti

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Ormai, per me, i giochi Sony sono diventati ingiocabili. Tutti uguali, tutti sono la storia strappa lacrime che deve fare riflettere. Ormai sono 8/10 che basano tutto sulla grafica e sulle storie, per me mediocri. Prendo ad esempio God Of War, la prima trilogia era tutto gameplay e violenza, poi col 2018 hanno iniziato ad "umanizzare" Kratos e lo hanno resolo di un banale incredibile. I numeri però danno ragione a Sony, ma a me , questi giochi, hanno fatto allontanare dalla PlayStation.
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Sono d'accordo, sto rigiocando black flag e dopo un attimo di sgomento per i suoli e muri piatti sono rimasto solo catturato dal grandioso gameplay. E' il divertimento che conta.
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Sapranno come fare.
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Ormai, per me, i giochi Sony sono diventati ingiocabili. Tutti uguali, tutti sono la storia strappa lacrime che deve fare riflettere. Ormai sono 8/10 che basano tutto sulla grafica e sulle storie, per me mediocri. Prendo ad esempio God Of War, la prima trilogia era tutto gameplay e violenza, poi col 2018 hanno iniziato ad "umanizzare" Kratos e lo hanno resolo di un banale incredibile. I numeri però danno ragione a Sony, ma a me , questi giochi, hanno fatto allontanare dalla PlayStation.
In parte sono pure io della stessa idea, il GoW del nuovo corso iniziato nel 2018 non mi è piaciuto, la progressione l'ho trovata troppo lenta assieme al nuovo sistema di combattimento più lento e meno articolato di un hack' s slash come lo era quello della vecchia trilogia.
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In parte sono pure io della stessa idea, il GoW del nuovo corso iniziato nel 2018 non mi è piaciuto, la progressione l'ho trovata troppo lenta assieme al nuovo sistema di combattimento più lento e meno articolato di un hack' s slash come lo era quello della vecchia trilogia.
Meno articolato? Ma siete seri?
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Ormai, per me, i giochi Sony sono diventati ingiocabili. Tutti uguali, tutti sono la storia strappa lacrime che deve fare riflettere. Ormai sono 8/10 che basano tutto sulla grafica e sulle storie, per me mediocri. Prendo ad esempio God Of War, la prima trilogia era tutto gameplay e violenza, poi col 2018 hanno iniziato ad "umanizzare" Kratos e lo hanno resolo di un banale incredibile. I numeri però danno ragione a Sony, ma a me , questi giochi, hanno fatto allontanare dalla PlayStation.
Ragazzi, capisco l’attaccamento al vecchio god of war (ne sono un grandissimo fan), però diciamocela tutta, questo cambiamento è stata una boccata d’aria fresca. Aveva framcamente stancato quella formula con l’ennesima storia di vendetta basata sullo stesso scenario. Personalmente non mi sembra affatto banalizzato (Kratos) anzi, ne hanno dato una certa profondità senza snaturare la sua essenza di guerriero. Poi non ci dimentichiamo di produzioni del calibro di astrobot. Autentiche perle dell’industria videoludica. Sony si è sempre aperta ai giochi ricchi di creatività (vedasi tearaway o little big planet). Il problema è l’utenza media che si standardizza coi soliti titoli (call of duty e fifa). Se non vendono non ripropongono è semplice. Che a seguito dell abbandono di Yoshida abbia preso una virata assurda (soprattutto per i gaas) è fuori da ogni dubbio, ma la prima colpa è di noi consumatori, ricordiamocelo.
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Meno articolato? Ma siete seri?
Meno articolato inteso come meno approfondito rispetto a un tradizionale sistema hack n slash con le combo. Giocando al primo GoW 2018 ho avuto questa sensazione sin da subito provando con mano l'impianto di combattimento.
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