Aggiornamento 27 ottobre: L'abbandono di Booth è stato confermato da Sony in una dichiarazione rilasciata ad Axios, in cui la società detentrice del formato ha affermato che Connie «ha contribuito a guidare il successo che PlayStation Studios sta vivendo oggi e la sua passione nel promuovere un ambiente in cui la visione creativa di un team potesse fiorire pienamente ha lasciato un impatto positivo su molti sviluppatori di giochi».
E ancora: «Siamo grati per i numerosi contributi di Connie all'azienda e le auguriamo il meglio per i suoi futuri impegni».
Notizia originale:
Anche PlayStation ha dovuto tagliare del personale dai suoi studi e, probabilmente in questa ondata, anche Connie Booth è stata allontanata dall'azienda in via definitiva.
Nonostante il grande successo di PlayStation 5, che trovate ormai su Amazon facilmente, la divisione gaming di Sony ha dovuto fare dei tagli alla forza lavoro come ormai accade dall'inizio dell'anno in tutta l'industria.
Nelle ultime ore uno degli studi di PlayStation non è stato risparmiato dalla revisione delle forze lavorative, e a quanto pare in questa ondata potrebbe esserci anche la storica producer dell'azienda.
Come riporta VGC, infatti, Connie Booth non sarebbe più in forze presso Sony. L'informazione è arrivata per la prima volta da David Jaffe, storico creatore di God of War e Twisted Metal, che aveva anticipato l'addio della Booth dichiarando di essere in possesso in anteprima di «notizie tristi, frustranti e potenzialmente estremamente irrispettose», tanto da portare il creatore delle saghe PlayStation a dire che «la Sony che abbiamo costruito è perlopiù morta.»
Jaffe ha successivamente confermato che si riferiva all'allontanamento di Connie Booth, che deve esser ancora ufficialmente confermato dalla stessa Booth o da Sony.
Connie Booth è (o è stata, a questo punto) all'interno di PlayStation fin dagli albori, coordinando la produzione di oltre 100 giochi a partire dall'originale Crash Bandicoot.
Successivamente ha lavorato a serie come Spyro the Dragon, Syphon Filter, Ratchet & Clank, SOCOM, Uncharted, Jak and Daxter, inFamous, Resistance, Sly Cooper, fino ai più recenti The Last of Us, Spider-Man, Death Stranding. e Ghost of Tsushima.
Per il suo lavoro è stata anche inserita nella Hall of Fame dell'Academy of Interactive Arts & Science nel 2020 perché è stata "parte integrante nell'aiutare a produrre molti amati titoli SIE negli ultimi 25 anni".
In un successivo video, David Jaffe approfondisce il racconto delle sue fonti sull'addio di Connie Booth:
«Ecco cosa posso dire. Non è più alla Sony. Non ho molti dettagli, non so se è stata licenziata o tagliata: quando ho sentito la storia tutti mi dicevano che era stata licenziata, e poi ho sentito che insieme alla sua squadra è stata accompagnata letteralmente fuori dalla porta. Non so se si tratti solo di qualcuno che ha voluto metterla giù drammatica o se è realmente accaduto.»
Non ci resta che attendere una conferma a questo punto, anche se il trend dell'anno sicuramente non ce la farebbe rendere una sorpresa nel caso di conferma da parte di Sony o della stessa Connie Booth.
Nel corso dell'anno vi abbiamo raccontato, purtroppo, molte storie di licenziamenti importanti. Solo negli ultimi mesi anche Blizzard, Telltale e addirittura Naughty Dog hanno dovuto licenziare del personale.
Il tutto per un conteggio che, al momento, si assesta su oltre 6mila posti di lavoro persi nel 2023 nel mondo dei videogiochi.