Phil Spencer parla per la prima volta dei licenziamenti Xbox: «Non sono scelte che amo»

Dopo l'Xbox Games Showcase, Phil Spencer ha deciso finalmente di commentare le chiusure di diversi studi, come Arkane Austin e Tango Gameworks.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

L'evento Xbox Games Showcase 2024 ci ha permesso di scoprire tantissimi giochi in uscita, molti dei quali proveniente da studi first-party, ma non bisogna dimenticare che poche settimane fa arrivò una notizia che provocò non poco scalpore: la decisione di chiudere diversi studi interni, tra i quali emergevano soprattutto Arkane Austin e Tango Gameworks.

Un annuncio arrivato come un vero e proprio fulmine a ciel sereno e commentato pubblicamente soltanto da Sarah Bond: la presidente Xbox sottolineava infatti che, pur non trattandosi di decisioni facili, erano state ritenute necessarie per restare in salute sul lungo termine.

Dichiarazioni che hanno fatto storcere non poco il naso a fan e addetti ai lavori: del resto, con queste decisioni, Microsoft ha dimostrato che perfino chi produce un capolavoro come Hi-Fi Rush, vero e proprio biglietto da visita per Xbox Game Pass (lo trovate su Amazon), non può più essere sicuro del posto.

In occasione dell'IGN Live, la redazione di IGN US ha deciso dunque di approfittare della presenza di Phil Spencer all'evento per chiedergli un suo intervento ufficiale sulla questione: fino ad ora infatti l'amministratore delegato di Microsoft Gaming non aveva mai commentato direttamente la chiusura di questi studi.

Phil Spencer ha sostanzialmente ribadito la versione già proposta da Sarah Bond, ma aggiungendo anche di essere consapevole che non si tratta di decisioni popolari e che neanche lui avrebbe mai voluto dover prendere:

«Alla fine, e l'ho detto più e più volte, devo gestire un business sostenibile per la compagnia e crescere: a volte questo significa che devo prendere decisioni difficili e, francamente, non sono scelte che amo, ma qualcuno le deve fare».

Spencer aggiunge anche di non aver mai voluto parlare della questione fino a questo momento perché vuole assicurarsi di essere in grado di fare la cosa giusta per tutte le persone che lavoravano in quei team, riuscendo comunque a supportarli dopo il licenziamento: a tal proposito, ha ribadito che non è una questione di apparire in buona luce per le pubbliche relazioni, ma solo di fare ciò che ritiene giusto.

Dalle sue parole sembrerebbe comunque emergere che il licenziamento sia stata una probabile conseguenza dell'acquisizione di Activision Blizzard, costata ben 69 miliardi di dollari per le casse di Microsoft.

Soldi che la casa di Redmond si aspetta di recuperare nel più breve tempo possibile, purtroppo anche a spese di team che non c'entravano assolutamente niente.

Phil Spencer ha comunque voluto rassicurare i fan: Xbox continuerà a crescere per diventare una delle migliori aziende al mondo, il che significherà anche proporre nuovi eventi come l'ultimo Xbox Games Showcase.

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