Phil Spencer, a capo della divisione Xbox per conto di Microsoft, ha ribadito con convinzione che la rincorsa ai videogiochi in streaming, che sarà resa possibile da servizi come Google Stadia e Project xCloud della stessa casa di Redmond, è tutt’altro che terminata. Secondo il veterano dell’industria, anzi, ci vorranno anni prima che lo streaming divenga una tecnologia preponderante per i giocatori, rispetto alle piattaforme tradizionali.
Ai microfoni dei colleghi di GameSpot, Spencer ha spiegato:
Penso si tratti di una cosa ancora ad anni di distanza da noi. E con anni intendo anni, anni e anni.
Effettivamente, l’idea di un “Netflix per i videogiochi” così come sembrava Stadia volesse proporsi è tutt’altro che concreta, con il servizio firmato da Google che proporrà dei modelli di commercializzazione diversi da quelli che alcuni si aspettavano per i suoi abbonamenti – un po’ come se Netflix vi facesse pagare il singolo contenuto.
Spencer ha voluto sottolineare che magari non ci vorranno vent’anni, ma sicuramente c’è sempre da tenere in conto un po’ di tempo, quando si tratta di nuove tecnologie che vogliono cambiare le nostre abitudini tradizionali:
Penso che lo streaming di videogiochi sarà comune tra meno di vent’anni, ma questa cosa non succederà nel giro di un paio d’anni. Stiamo parlando di un cambiamento tecnologie. Sebbene possa sembrare una cosa che potrebbe accadere dall’oggi al domani, non è così.Ci vuole tempo affinché questi servizi evolvano. Stiamo costruendo tenendo conto del lungo-termine.
Il prossimo 19 agosto, intanto, si terrà un nuovo Google Stadia Connect, dal quale apprenderemo ulteriori informazioni sul servizio di streaming del gigante di Mountain View – che vuole porsi come punto di riferimento per queste tecnologie.
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Fonte: VG24/7.com