Perché uccidere gli zombie quando arriva il gioco dove puoi salvarli?

Zombie Cure Lab è un videogioco dove gli zombie non si uccidono ma... si curano. Non pensavamo nemmeno fosse possibile, e invece!

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

I videogiocatori sono abituati da sempre ad avere a che fare con gli zombie. Tra i tanti titoli, abbiamo sterminato migliaia e migliaia di non-morti, ma cosa succederebbe se anziché farli fuori provassimo invece a curarli?

È l'idea alla base di Zombie Cure Lab, il titolo gestionale che sembra un po' Two Point Hospital – ma con gli zombie al posto dei pazienti – e che ci fa scoprire che potremmo aver ucciso tanti zombie senza concedergli prima il beneficio di una possibile cura, in giochi come Resident Evil (trovate il remake del terzo su Amazon, per stare in tema di tirare fucilate agli zombie), Days Gone e Dying Light.

Il gioco, sviluppato da Aerosoft e Thera Bytes, ci viene descritto dagli sviluppatori letteralmente come un «lab-builder per il trattamento dei non-morti», che con la pubblicazione della sua demo ha attirato un certo clamore nella community, anche tra i content creator di YouTube e Twitch.

Così, gli sviluppatori hanno deciso che tutto è in posizione per il lancio in Accesso Anticipato su Steam, che è finalmente fissato per il Q3 di quest'anno, quindi più o meno il prossimo autunno.

«Si comincia usando le risorse naturali di boschi e montagne per dare alla specie umana un posto dove poter mangiare e dormire. I lavoratori felici diventano sopravvissuti migliori! Una volta soddisfatte le necessità di base, il lavoro di salvaguardia del mondo può cominciare. Costruisci muri robusti e difese per prepararsi alla notte. Apri un laboratorio e comincia le tue ricerche di tecnologia sci.fi come raggi immobilizzanti e barriere. Con questi favolosi gadget alla mano, cattura le orde vaganti e comincia il processo di guarigione» spiegano gli sviluppatori, chiamati a raccontarci in cosa consista l'idea del loro gioco, che mescola quindi anche delle meccaniche da survival e di building.

Se riuscirete a curare gli zombie, questi si uniranno agli abitanti del vostro avamposto, dandovi maggiore forza lavoro e ritardando l'arrivo dell'apocalisse dei non-morti. Dovrete così pianificare chi si occuperà di cosa, con veri e propri turni tra umani e zombie rinati (Humbies), consci che anche questi ultimi hanno le loro necessità e c'è bisogno di tenerli felici e sul pezzo, per evitare che le cose possano ricominciare ad andare storte...

«Speriamo che Zombie Cure Lab non solo porti una ventata di novità al genere, ma dimostri che esistono modi alternativi, non-violenti per risolvere i problemi» ha commentato Winfried Diekmann, managing director di Aerosoft.

Il messaggio non è male: la prossima volta che vedete uno zombie in un videogioco, ricordatevi che in un altro mondo videoludico magari potreste curarlo, anziché tirargli un colpo di fucile a pompa. Rischioso, certo, ma quello sì che significherebbe essere degli eroi.

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