Yoshinori Kitase, producer di Final Fantasy VII Remake, ha spiegato come mai Square Enix abbia optato per un lancio episodico con il rifacimento dell’iconico JRPG.
Kitase ha rivelato come l’intenzione fosse avere «la più elevata qualità grafica» e al contempo non «tagliare aree e scene dell’originale».
In un post pubblicato sul blog di Square Enix, il director del titolo originale per la prima PlayStation ha osservato:
«Fondamentalmente, per rendere percorribile una release singola, il gioco finale sarebbe finito con l’essere un riassunto della storia originale, e non pensavamo che i fan sarebbero stati contenti di questo».
Tra gli altri particolari interessanti confidati dal giapponese troviamo anche che «c’erano tante parti tra le sezioni di Midgar che erano implicite ma mai viste».
«Questo è qualcosa che volevamo sistemare con il remake – riempire tutti quei buchi, mostrare come diverse parti della città siano connesse e renderla un’esperienza continua».
La natura episodica del gioco è stato qualcosa di a lungo molto misterioso, al punto che in certi momenti si è arrivati – complice il titolo “Final Fantasy VII Remake” liscio – a dubitare che fosse stata mantenuta.
Tuttavia, la seconda parte di quella che potrebbe essere una trilogia simile a quella di Final Fantasy XIII è già in lavorazione, per cui dovrebbe arrivare molto più rapidamente rispetto al primo atto.
Final Fantasy VII Remake è in uscita il 10 aprile per PS4.
Fonte: IGN US