Era da parecchio tempo che ci interrogavamo su quale destino avesse atteso nell'ombra il povero Biomutant, che era scomparso dai radar da qualche tempo. A sorpresa, però, il gioco che era inizialmente atteso per il 2019 è ricomparso e, senza risparmiarsi, ecco che THQ Nordic ha annunciato direttamente la data d'uscita finale, attesa per maggio.
Come mai, allora, si è reso necessario un periodo di silenzio così prolungato? Cosa è successo mentre il team di sviluppo, Experiment 101, non ha più dato notizie sui progressi di Biomutant? A rispondere è stato Stefan Ljungqvist, a capo della software house, che ai microfoni di IGN USA ha spiegato che le cose, in realtà, sono andate in modo molto semplice: il team stava lavorando per sistemare i bug e affinare il gioco, perché non ha intenzione di mettere il gioco nelle mani del pubblico con alcun bug significativo.
«Si tratta di un gioco davvero grande, di un boccone grosso da mandare giù per sole venti persone» ha precisato Ljungqvist, facendo notare che il team è (volutamente) piccolo, rispetto alle ambizioni del progetto. «Alla fine del progetto, c'è solo una certa quantità di bug che possono essere risolti, fisicamente, durante il corso di una giornata. Abbiamo trascorso tanto tempo a lavorare per il QA (quality assurance, ndr), perché non è facile trovarli all'interno di un gioco open world. Una volta trovati, dobbiamo risolverli – e questa è una sfida aggiuntiva, considerando che siamo un piccolo team».
Questo significa che Biomutant sarà il videogioco perfetto, privo di qualsiasi bug al momento del lancio? Difficile, per ammissione dello stesso autore: «tutti i giochi escono con dei bug un po' più piccoli, ma io sto parlando di quei bug che rompono l'esperienza di gioco. Noi non vogliamo averne nemmeno uno quando esce. Penso sia per questo che abbiamo aspettato fino a quando non ci siamo sentiti pronti».
Alle fasi di bug-fixing si è aggiunto il fatto che, con i lavori in corso, il gioco ha continuato a evolvere: il copione è passato da circa 85mila parole alle quasi 250mila attuali, con diverse parti che si sono aggiunte a quelle già progettate – e che a loro volta sono state integrate, ottimizzate e rifinite.
E, ultimo ma non certo per importanza, Experiment 101 ha voluto evitare il crunch. A tal proposito, lo sviluppatore ha spiegato che «ho lavorato nell'industria per molto tempo [era in Avalanche Studio, ndr], in passato mi è capitato di andare in burnout. Ho imparato molto su questi temi, sulla materia. Ho imparato a riconoscerla.»
Ecco che così la software house ha deciso di non parlare troppo in giro del gioco – inutile mostrare e promettere, quando sai che ti prenderai tutto il tempo che serve e non puoi ancora dare realisticamente una finestra di lancio –, con l'appoggio di THQ Nordic. «Siamo solo in venti e non possiamo permetterci di avere delle persone che vanno via, o che vengono distrutte durante i lavori. Sarebbe stato devastante».
Ora, Biomutant ha trovato il suo appuntamento con il mercato per il 25 maggio, quando sbarcherà su PC, PS4 e Xbox One. Se volete fare il punto sul gioco trovate qui la nostra anteprima riepilogativa, mentre a questo indirizzo vi attendono tutti i dettagli sulle edizioni in pre-ordine.
Se volete prenotare Biomutant approfittate del prezzo minimo garantito di Amazon.