Quali giochi costeranno 90€ e quali no? Lo spiega Nintendo

Il presidente Doug Bowser, intervistato dal Washington Post, ha spiegato la nuova politica di Nintendo sui prezzi dei giochi di Switch 2.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

La questione dei prezzi dei giochi è probabilmente l'aspetto di Nintendo Switch 2 che sta venendo più dibattuto, dal reveal della scorsa settimana in poi: abbiamo infatti appreso che ci saranno alcuni giochi che in formato fisico costeranno 90€ (come ad esempio il nuovo Mario Kart World), mentre altri costeranno 80€ (come il nuovo Donkey Kong Bananza).

Dopo le dichiarazioni dei piani alti nelle scorse ore, tramite Washington Post è arrivato anche il commento di nientemeno che Doug Bowser, presidente di Nintendo of America, che ha spiegato il suo punto di vista – anticipando, per la generazione di Nintendo Switch 2, dei prezzi variabili a seconda di diversi fattori.

E anche l'impegno di tempo profuso nello sviluppo di un gioco, oltre alla sua spendibilità negli anni per i consumatori, sarà un fattore fondamentale.

Perché Switch 2 avrà giochi da 90 e da 80€

C'è una logica che Nintendo sta seguendo, per decidere quali giochi avranno il nuovo prezzo e quali no, secondo Bowser. Non si tratta di lanciare tutti i titoli a 90€ o di dare un nuovo benchmark all'industria ma – come era in realtà prevedibile – di cosa la compagnia di Kyoto ritiene conveniente per il suo business.

Nelle parole del presidente Bowser:

«Quello che state vedendo sono dei prezzi variabili. Prendiamo in analisi ciascun gioco, vediamo lo sviluppo che ha richiesto, la profondità e la portata del suo gameplay, la sua durata nel tempo, la longevità e il replay value.

Sono tutti fattori che teniamo in considerazione, e ce ne sono anche molti altri, per decidere quale sia il prezzo giusto per il singolo gioco. Penso che alla luce di questo possiate aspettarvi che ci siano dei prezzi variabili, non ci siamo dati un benchmark».

In pratica, caso per caso Nintendo decide se un gioco è da fascia massima o da fascia più bassa, regolando i prezzi di conseguenza. I fattori sono quelli citati da Bowser, e indubbiamente in termini di spendibilità nel lungo corso Mario Kart World ha fatto accendere più di una lampadina – considerando che il precedente Mario Kart 8 Deluxe ha piazzato 67 milioni di copie ed è il gioco Switch di maggior successo.

Si tratta, sottolinea Bowser, di qualcosa che Nintendo stava già facendo, anche se non avendo sforato gli $80 (o i 90€ da noi) la cosa non aveva destato particolare clamore.

«Non credo che si tratti di noi che apriamo questa via all'industria» ha commentato il dirigente, in merito al fatto che Nintendo possa essere un vero e proprio apripista per gli altri publisher e un innalzamento globale dei prezzi, influenzato anche dall'inflazione.

«Si tratta più che altro di Nintendo che decide qual è la cosa giusta da fare per i suoi prodotti, e quale dovrebbe essere nel complesso il prezzo giusto per i suoi prodotti. Anche nella scorsa generazione abbiamo avuto delle variazioni».

Bowser ha citato l'esempio della saga The Legend of Zelda, spiegando che Tears of the Kingdom (che avrà un upgrade per Switch 2) è arrivato nel 2023 a un prezzo di listino di $70, mentre il precedente Breath of the Wild, nel 2017, ne era costati $60.

Ha anche fatto l'esempio di Link's Awakening, che ha avuto un prezzo di $60 perché, pur essendo un rifacimento, ha richiesto di essere realizzato da zero, con nuovi contenuti e nuove tecnologie.

«Penso che è così che vogliamo procedere da qui in avanti» ha aggiunto il presidente. «Non posso parlare a nome di altri giochi che potrebbero venire pubblicato da altri publisher, o su altre piattaforme. Ma si tratta più che altro di ciò che pensiamo sia giusto per i nostri contenuti, di quale sia il valore giusto per i consumatori che si avvicinano alla nostra piattaforma».

Nintendo Switch 2 arriverà il 5 giugno al costo di listino di 469,99€. Negli Stati Uniti, dove il presidente Doug Bowser opera – essendo a capo di Nintendo of America – peraltro i pre-ordini sono stati rinviati, a causa dell'incertezza prodotta dai dazi imposti dal Presidente Donald Trump, che colpiscono anche Nintendo – la cui produzione avviene in Vietnam, dopo le manovre avvenute proprio per aggirare le tasse dalle importazioni cinesi nel precedente mandato di Trump.

In Europa, invece, per i pre-ordini non ci sono stati sconvolgimenti e abbiamo fatto il punto nella nostra guida. Per saperne di più su Switch 2, date un'occhiata alle nostre FAQ, con tutte le risposte ufficiali di Nintendo ai dubbi dei giocatori.

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