Per Kotaku, la causa della rivoluzione dello Star Wars di Visceral non è la natura single player

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Non ci sono dubbi che la chiusura di Visceral Games e la necessità di reinventare Star Wars da parte di EA siano l’argomento caldo delle ultime ventiquattro ore. Vi abbiamo anche proposto la lettura che l’esperto sviluppatore Rami Ismail ha dato della situazione, che lo porta a vedere un futuro decisamente grigio per i videogiochi lineari in single-player. Ma, se per Ismail il motivo principale del cambiamento di filosofia di Star Wars è da individuarsi nella volontà di favorire l’inclusione delle microtransazioni, secondo quanto appreso dalla testata Kotaku non sarebbe così.Jason Schreier, noto giornalista del sito statunitense che ha dimostrato in passato di avere fonti estremamente affidabili (ricordiamo lo scoop sull’esistenza di PS4 Pro, ad esempio), ha pubblicato un tweet sull’argomento. In esso, ha spiegato che «sento di dover chiarire che il gioco di Visceral non è stato messo da parte a causa della sua natura single player, almeno stando a quanto ho sentito.»Quando un lettore gli ha chiesto perché allora EA avrebbe dovuto parlare, nel suo comunicato, di una volontà di virare verso un’esperienza che guardi più al multiplayer, Schreier ha risposto che ha dovuto farlo perché «agli investitori non piace sentirsi dire che “il gioco era un cas*no.”» Il problema, insomma, per il giornalista risiede nel fatto che Star Wars fosse effettivamente in alto mare, piuttosto che nella sua filosofia che guardava soprattutto all’esperienza in singolo.Vediamo i tweet in lingua originale:

Probabilmente, non scopriremo molto presto (se mai lo faremo) i motivi di questa decisione così netta da parte di Electronic Arts . Mentre i dipendenti Visceral sembrano destinati ad essere licenziati, Sony Santa Monica e Ubisoft si sono già fatte avanti per assumerli. Ancora da scoprire, invece, il futuro di Amy Hennig—storica autrice di Uncharted
che lavorava da creative director al nuovo Star Wars—mentre Jade Raymond, che collaborava con lei alla guida del progetto, dovrebbe rimanere comunque in EA, essendo general manager e fondatrice di Motive Studios dal 2015. Fonte: NeoGAF
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