Per il CEO di Take Two, Oculus Rift è antisociale

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Strauss Zelnick, CEO di Take-Two
, ha rilasciato un’intervista a Bloomberg , nel corso della quale ha detto la sua su Oculus Rift.Secondo Zelnick, l’headset di realtà virtuale sarà destinato solo ai giocatori più accaniti, dal momento che ha una natura antisociale e finisce con l’isolare completamente l’utente dal mondo esterno. “Credo che possa offrire un’esperienza meravigliosa ai giocatori più convinti, a coloro che amano davvero tanto essere completamente immersi. Ci sono però altre persone che giocano ai videogames, come i miei bambini”
ha raccontato Zelnick, “e che lo fanno insieme ai loro amici, seduti uno di fianco all’altro – credo quindi che questa tecnologia non avrà nessun ascendente su di loro. Si concentrerà più sui giocatori accaniti.”L’intervistatore ha poi chiesto a Zelnick se riteneva in qualche modo Oculus
un dispositivo antisociale, con il CEO che ha confermato questa definizione: “è una tecnologia antisociale, ma la supporteremo finché farà del bene al mercato e sarà utile ai nostri giochi. A primo impatto, è qualcosa di grandioso. Le persone del nostro staff che l’hanno provato, se ne sono innamorate. Io personalmente non ho ancora provato Oculus Rift, dicono tutti che sia fantastico.”
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