Ancestors: The Humankind Odyssey non ha avuto l’accoglienza sperata al lancio su PC, e ci riproverà il 5 dicembre su PlayStation 4 e Xbox One.
Ma la cosa non è passata inosservata agli occhi del creatore Patrice Désilets, autore dei primi tre Assassin’s Creed abituato a ben altri tipi di debutti.
Ed a finire nel mirino di Désilets, in un recente intervento al Reboot Develop Red, è la stampa, dal momento che “sappiamo per certo che alcuni recensori in realtà non hanno giocato il gioco”.
“Fa parte della nostra industria – devono recensire i giochi, e ne hanno quindici da recensire in una settimana, e a volte non hanno tempo. E dal momento che Ancestors è così diverso, alcuni di loro hanno pensato ‘urgh, non ho tempo per questo'”.
Il fondatore di Panache ha fatto l’esempio di “qualcuno” che ha “semplicemente inventato alcuni elementi nel gioco – non c’è il fuoco e non puoi cavalcare cavalli, ma un recensore ha detto ‘oh, non è stato poi troppo bello quando ho cavalcato un cavallo'”.
Accuse abbastanza gravi che meriterebbero un maggiore approfondimento e magari delle prove tangibili, provenienti da uno sviluppatore che per sua stessa ammissione era “abituato ad avere numeri più alti” del 64/100 racimolato su Metacritic e che dunque potrebbe non essere troppo lucido nell’analisi post lancio del suo titolo.
Il nostro Daniele Spelta ha giocato Ancestors: The Humankind Odyssey e ne ha discusso nella recensione di Spaziogames, che potete leggere a questo indirizzo se siete interessati al titolo.