Palworld arriverà su altre piattaforme, nonostante la causa di Nintendo

Krafton ha annunciato una partnership con Pocketpair per lo sviluppo di una versione mobile di Palworld, nonostante la causa legale in corso.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Sembra proprio che Pocketpair non abbia affatto paura della causa legale annunciata da Nintendo per violazione di molteplici brevetti: lo studio vuole infatti continuare ad espandere Palworld in quanti più modi possibili.

Dopo l'esordio su Xbox Game Pass (che trovate su Amazon) e PC, è infatti recentemente arrivato anche su PS5, sebbene la causa legale di Nintendo si sia fatta sentire bloccandone il lancio in Giappone.

Ma Palworld è pronto a sbarcare anche su dispositivi mobile con una nuova versione dedicata: Krafton ha infatti annunciato una collaborazione con Pocketpair per lo sviluppo di un porting per smartphone.

Con un comunicato rilasciato sul proprio sito ufficiale (via Gematsu), il publisher spiega l'intenzione di reinterpretare e implementare fedelmente le meccaniche principali di Palworld, al fine di adattarle al meglio sui dispositivi mobile.

Lo sviluppo sarà curato dal team di sviluppo PUBG Studios, che come facilmente intuibile dal nome si occupa già della produzione del celebre battle royale.

Attualmente non sono disponibili ulteriori dettagli, né alcuna possibile indicazione sulla data d'uscita, ma l'annuncio in questione rappresenta già una notizia importante: Palworld non ha alcuna intenzione di darsi per vinto contro Nintendo, se il lancio su PS5 non fosse già un indizio sufficiente.

Considerando che comunque la causa legale di Nintendo gira tutta intorno ai brevetti, è possibile che un eventuale adattamento mobile possa reagire modificando le meccaniche contestata dalla casa di Kyoto.

L'arrivo su mobile potrebbe riuscire ad allargare ulteriormente l'IP Palworld e fare arrivare il titolo a una fascia di giocatori ancora più ampia, confermando che Pocketpair — e non solo — vedono un enorme potenziale in questo franchise. Nintendo permettendo, si intende.

Secondo alcuni esperti, l'intenzione della casa di Kyoto sarebbe quella di utilizzare questa causa legale come un deterrente verso altri sviluppatori che intendano "sfidare" il dominio di Pokémon e delle sue IP: difficile dunque immaginare che la Grande N non dia battaglia fino alla fine. Chissà se questo porting mobile riuscirà davvero a salvarsi.

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