Ora Netflix vuole diventare la nuova Nintendo Wii

Alain Tascan di Netflix Games spiega la visione dell'azienda in ambito videoludico, che vuole imitare il successo di Nintendo Wii.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Netflix ha sperimentato in più di un'occasione il suo ingresso trionfale nel mondo dei videogiochi, ma ancora non c'è stato l'impatto che un'entità del genere avrebbe dovuto generare nel settore.

I giocatori si sono abituati all'idea di abbonamenti per poter giocare, come dimostra il successo di soluzioni come Game Pass, eppure il colosso dello streaming non ha trovato la formula perfetta per rendere i suoi utenti anche dei videogiocatori.

E dopo aver detto di voler diventare "il Netflix dei videogiochi" (non sto scherzando), ora Netflix dichiara di voler essere la nuova Nintendo Wii.

In una intervista concessa in esclusiva al giornalista Christopher Dring nel suo progetto The Game Business, il presidente di Netflix Games, Alain Tascan, spiega quello che sarà (l'ennesimo) obiettivo dell'azienda sul fronte dei videogiochi.

«I ragazzi di otto-dieci anni di oggi sognano davvero di possedere una PlayStation 6? Non ne sono sicuro», spiega Tascan.

La strategia di Netflix, secondo Tascan, si articola su quattro direttrici principali. Due sono prevedibili: puntare su narrazioni transmediali e sfruttare proprietà intellettuali di grande impatto come WWE, Squid Game o Grand Theft Auto.

Le altre due risultano più innovative: trasformare Netflix in una destinazione affidabile per bambini e famiglie, e sviluppare party game che utilizzino gli smartphone come controller, eliminando le barriere all'accesso tipiche del gaming tradizionale.

Tascan spiega:

«Mi piace la Wii e se guardate i giochi a cui ho lavorato mentre ero in EA, molti erano per Wii. Sono molto determinato nel ridurre l'attrito e eliminarlo quando possibile. [...] Ogni telefono ha un giroscopio, un microfono, un altoparlante, un touchscreen... se dai questo a persone creative, cosa possono fare? Che tu sia da solo, con due persone o con 20 persone, perché no?»

Effettivamente, il successo strabordante di Wii aveva proprio come obiettivo quello di trovare in primis un nuovo pubblico di videogiocatori e, contestualmente, fornire loro giochi semplici da approcciare in termini tecnici e di difficoltà.

Solo che Netflix ha anche chiuso molti studi di recente, e cancellato anche tante pubblicazioni di titoli terze parti sulla piattaforma.

Anche ci fosse un pubblico di riferimento, cosa gli facciamo giocare se i videogiochi non vengono sviluppati o pubblicati? Attendiamo una nuova intervista di Netflix che risponda a questa domanda.

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