La verità su OnLive e la sua vendita cominciano a emergere: tra tutti, il dato più significativo è quello relativo al numero di utenti registrati.OnLive, infatti, non ha mai diffuso dati dettagliati relativamente ai propri user, ma se i numeri citati dal CEO Steve Perlman sono corretti, il quadro che ne deriva è decisamente fosco: “Non c’era un modo preciso per sapere di quanti server avessimo bisogno, cosi ne abbiamo comprato letteralmente migliaia, insieme a tutto l’equipaggiamento necessario. Se hai 8.000 server e 1.600 utenti, non potrai mai avere un cash flow positivo, giusto?”.Questo dunque conferma che le spese strutturali di OnLive sono state ingenti, e soprattutto non coperte da un afflusso di utenti soddisfacente: “E’ stata una macchina da raccolta fondi non-stop” – continua Perlman – “E alla fine siamo arrivati al punto in cui non è più stato possibile ottenere risorse per portare avanti il tutto”.Il discorso si sposta poi sul futuro della compagnia e dei suoi impiegati: “Il nostro lavoro, tecnicamente, è terminato oggi”. La perdita di posti di lavoro rimane per ora indefinita, ma secondo le prime stime si tratterebbe della maggioranza degli impiegati.Perlman parla poi del misterioso investitore che avrebbe rilevato la compagnia: “E’ una persona straordinaria, un venture capitalist molto conosciuto che crede che OnLive rappresenti il futuro”.AGGIORNAMENTO: è stato confermato che Lauder Partners ha rilevato OnLive. Il valore dell’accordo non è al momento conosciuto. La compagnia, di proprietà del venture capitalist Gary Lauder, ha assicurato che verrà assunto anche staff proveniente dalla passata gestione.Maggiori informazioni sono disponibili al link sottostante.