One Million Checkboxes è il videogioco del momento - ed è assolutamente inutile

È il momento di One Million Checkboxes, dove migliaia di persone stanno mettendo o togliendo la spunta a un milione di caselle.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Di tanto in tanto, ci sono giochi che vivono un boom di pubblico e che sono strampalati a dir poco: da poco, pensiamo al gioco con protagonista una banana, che è diventato un fenomeno. Ora, però, è già arrivata un'altra attività ludica – se così vogliamo chiamarla – a contendergli lo scettro: One Million Checkboxes.

Il nome dice in realtà già tutto di questo "gioco" online: si tratta di una pagina web, accessibile gratuitamente, dove trovate un milione di caselle a cui mettere o rimuovere la spunta.

Non vi viene data nessuna indicazione (dobbiamo mettere la spunta? Dobbiamo toglierla? Dobbiamo fare qualcosa di preciso?), a parte il fatto che la pagina è condivisa live con il resto del mondo.

In pratica, se mettete o togliete una spunta, questa viene aggiunta o rimossa in tempo reale per qualsiasi altro visitatore.

L'idea, che ha incuriosito perfino il New York Times, è opera di Nolen Royalty, che ha programmato la pagina in un paio di giorni su Phyton e l'ha pubblicata, annunciandolo sul suo profilo Twitter – dove il messaggio ha raggiunto 15 milioni di visualizzazioni.

Il risultato è che ha avuto un boom di pubblico incredibile, e che in solamente una settimana oltre 700.000 spunte erano state tolte o rimesse nella pagina. Secondo l'autore, già qualche giorno fa si contavano oltre 400mila utenti unici che avevano visitato il sito per giocare.

Un traffico tale da averlo costretto a migliorare subito l'infrastruttura tecnica di One Million Checkboxes, per evitare che il sito cadesse per i troppi visitatori.

Un esperimento sociale senza volerlo

La cosa interessante è che praticamente tutto questo si è trasformato in un involontario esperimento sociale: all'inizio, gli utenti incuriositi hanno semplicemente interagito con più caselle potevano.

Subito dopo, sono diventati creativi: molti si collegavano inserendo o togliendo la spunta per creare disegni – da quelli carini a quelli volutamente volgari.

E ora, come praticamente succede per qualsiasi cosa su internet, è già diventata una sfida: c'è chi vuole inserire le spunte e chi passa a rimuoverle appena vengono messe, distruggendo quanto fatto dagli altri come se ci fossero due team che si scontrano.

«Volevo solo creare un sito che fosse divertente, sciocco e inutile».
«È un po' una metafora di tutti i social media» ha dichiarato lo scrittore Steven Piziks a New York Times, dopo aver passato del tempo libero a mettere la spunta a oltre mille caselle (!). «Ci approcciamo a una cosa pensando che sarà bellissima e collaborativa, interessante, e alla fine diventa una specie di battaglia».

Tuttavia, l'autore non aveva nessuna intenzione di creare qualcosa che inducesse a pensare e a interrogarsi sui comportamenti degli esseri umani, su come agiamo quando un gioco non ci dà nessuna indicazione su quale sia la cosa giusta da fare.

«Non ho creato questo sito per dimostrare alle persone qualcosa di interessante sulla collaborazione umana» ha dichiarato Royalty al New York Times, con grande franchezza. «Volevo solo creare un sito che fosse divertente, sciocco e inutile».

E, corrispondendo a queste tre caratteristiche, sembra proprio che l'idea sia piaciuta parecchio, almeno fino al prossimo gioco-fenomeno che farà il boom di utenti.

Nel frattempo, se volete sentirvi trascinati da questo ludo-esperimento, potete iniziare anche voi a mettere (o togliere) le vostre spunte su One Million Checkboxes.

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