Oltre al danno la beffa: ora Xbox vuole più giochi come Hi-Fi Rush

A poche ore dalla chiusura di Tango Gameworks, Xbox chiede agli sviluppatori più giochi "piccoli" che vincano riconoscimenti. Come Hi-Fi Rush, appunto.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

La clamorosa chiusura di diversi studi in casa Xbox, tra i quali emergono soprattutto Arkane Austin e Tango Gameworks, ha fatto fortemente discutere sulla validità delle strategie legate alla crescita dei propri brand videoludici.

Una decisione che è stata fortemente criticata sia dalla community che da tantissimi sviluppatori: del resto, se perfino realizzare un gioco come Hi-Fi Rush, in grado di vincere riconoscimenti e ottenere ottimi consensi da pubblico e critica, non è in grado di salvarti dal licenziamento è davvero difficile immaginare cosa si debba fare per rimanere "salvi".

Se si considera inoltre che il titolo in questione è stato rilasciato come "shadowdrop" al day-one per Xbox Game Pass (lo trovate su Amazon), proprio per pubblicizzare il servizio in abbonamento, diventa davvero impegnativo capire cosa si aspettasse davvero Microsoft.

Ma a poche ore di distanza da questa clamorosa decisione, arriva quella che senza alcuna ombra di dubbio possiamo considerare una vera beffa per gli sviluppatori lasciati a casa: come riportato da The Verge, Matt Booty, capo di Xbox Game Studios, ha infatti parlato con gli sviluppatori chiedendo loro «giochi più piccoli che possano dare prestigio e vincere riconoscimenti».

Ovvero ciò che era esattamente Hi-Fi Rush e quello che Tango Gameworks voleva continuare a fare: dalle ultime indiscrezioni pare infatti che il team di sviluppo aveva intenzione di realizzarne un sequel, prima della clamorosa chiusura a sorpresa.

E ovviamente la notizia non poteva che scatenare la reazione di John Johanas, director di questa piccola perla, che non riteniamo abbia bisogno di alcun ulteriore commento da parte nostra:

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Ma l'annuncio ha sorpreso naturalmente anche molti degli sviluppatori coinvolti in questa call: nessuno poteva mai aspettarsi una richiesta simile dopo le ultime manovre di Xbox che, a quanto pare, non sarebbero neanche finite qui.

Non vi nascondiamo che a questo punto facciamo fatica pure noi a comprendere quali siano i reali obiettivi della casa di Redmond: continueremo comunque a monitorare la situazione e vi terremo aggiornati come sempre sulle nostre pagine non appena ne sapremo di più.

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