Oggi tutti i giochi sono RPG, per Todd Howard: «Non riesco a trovarli senza XP e livelli»

Secondo Todd Howard, le aspettative per Starfield sarebbero state così elevate a causa del peculiare stato degli RPG, integrati in quasi tutti i giochi.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

L'evoluzione dei videogiochi ci ha portato in più di un'occasione ad assistere a produzioni ibride e che riescono a prendere in prestito elementi appartenenti a titoli di generi diversi: gli RPG in particolar modo sembrano essere stati particolare fonte di ispirazione, venendo ormai assimilati in quasi tutti i giochi.

O almeno, sembra essere questo il pensiero di Todd Howard: Bethesda è diventata nel corso degli anni uno dei più grandi pionieri dei giochi di ruolo e, proprio per questo motivo, era attesa con particolare foga l'uscita di Starfield su PC e Xbox (lo trovate anche incluso in Game Pass Ultimate, disponibile su Amazon).

Alla fine, il gioco è riuscito a ottenere un enorme successo a livello di utenti, ma probabilmente non con i consensi che il team si aspettava: su Steam è diventato addirittura il peggior gioco di Bethesda. Forse, proprio per delle aspettative eccessivamente elevate.

In un'intervista rilasciata nel podcast Game Maker's Notebook insieme al CEO di Insomniac Games, Todd Howard ha infatti ammesso di essere convinto che ormai quasi tutti i giochi integrino le meccaniche dei giochi di ruolo: proprio per questo motivo, c'era curiosità di vedere che cosa sarebbe riuscito a fare Starfield per rivoluzionare il genere (via GamesRadar+), senza che i fan riuscissero a comprendere come ormai i GDR siano ovunque.

«Credo che il genere [RPG] sia mischiato in ogni cosa. Non riesco a trovare un gioco che non abbia punti XP e livelli. Sceglietene uno a piacere. È una specie di fusione».

Effettivamente, bisogna ammettere che Todd Howard non ha esattamente tutti i torti: ormai tantissimi titoli hanno introdotto la possibilità di potenziarsi e migliorare raccogliendo abbastanza esperienza, in precedenza meccanica tipica dei giochi di ruolo ma ormai integrata in quasi ogni genere.

Il che ha portato il creatore di videogiochi a fare una domanda ai suoi fan: «Che cosa rende un gioco un RPG "ufficiale"?»

«Credo che se tu sia un fan dei GDR vecchia scuola, avrai un tuo stesso set di regole per rispondere a questa domanda.

Io amo questo genere perché può essere qualunque cosa. Può avere azione, può avere quest'altro, puoi avere altre tipologie di gioco che spuntino fuori. Puoi perfino avere un gioco di corsa che diventa un RPG, non lo so».

Todd Howard ha poi sottolineato che in Starfield hanno volutamente aggiunto diverse tipologie di gioco, come le sparatorie nello spazio — rese "stupide" di proposito — proprio per dare al titolo una sua identità unica e non lasciare che rimanesse ancorato a una specifica definizione di gioco di ruolo.

Un'impostazione che, dato il panorama videoludico attuale, il director lascia intendere che avrebbe poco senso continuare a mantenere.

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