Ci sono giochi che fanno la storia, e poi ci sono giochi che la storia la trascendono, rimanendo incastonati in quell’ambiguo limbo tra capolavoro incompreso e culto di nicchia. Silent Hill 4: The Room è sicuramente uno di questi.
Rilasciato esattamente vent’anni fa, il 7 settembre 2004, il quarto capitolo della saga di Silent Hill (che trovate ancora su Amazon) riesce ancora a stregare e a far discutere, proprio come allora.
Nonostante la serie stia per tornare in auge con il remake del secondo capitolo, ci sono episodi che non hanno avuto il medesimo clamore.
Oggi, via social, Konami ha voluto ricordare proprio Silent Hill 4, con un post che ne omaggia il ventennale.
Konami, in quegli anni, era una macchina da guerra. Dopo averci regalato gemme come Silent Hill 2 e Metal Gear Solid 3, decise di fare un passo audace. Con Silent Hill 4 l'idea era di rompere gli schemi, mandare all’aria le aspettative e buttarsi su un concetto di orrore claustrofobico e disturbante, che non ha mai avuto il giusto riconoscimento.
Henry Townshend, il protagonista, non è il solito eroe tormentato dalla colpa o dalla perdita. No, Henry è intrappolato nel suo appartamento, in un incubo che ti entra sotto pelle.
Il gioco fu criticato alla sua uscita per essere troppo diverso dai suoi predecessori. Già, come se la diversità fosse un difetto. Ma la verità è che Silent Hill 4 era forse semplicemente troppo avanti per la sua epoca.
Le scelte di gameplay, l’alternanza tra la prima persona nell'appartamento e la terza persona nei mondi paralleli, sono state interpretate come un azzardo. E forse lo erano per davvero.
Parlando ancora di classici, Konami si è ricordata che Silent Hill 3 ha compiuto lo scorso 6 agosto ben 21 anni dalla sua uscita originale.