Oculus Rift? E' un'esperienza simil-religiosa, secondo John Carmack

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

John Carmack, CTO di Oculus
, ha rilasciato una intervista a Fortune, parlando dell’esperienza che il dispositivo per la realtà virtuale sarà in grado di offrire ai suoi utenti. Secondo le sue parole, coloro che lo proveranno vivranno una sorta di esperienza simil-religiosa, che li vedrà assumere fiducia nel futuro della VR. “Nel passato, ci sono state compagnie più piccole e di nicchia, alcune di ricerca, o progetti militari, e nessuno di loro è riuscito a farcela” ha spiegato Carmack, parlando in merito alle differenze tra la realtà virtuale di oggi e quella di ieri, “tutti stavano apportando piccole migliorie rispetto ai precedenti design, il che non era semplicemente positivo. Non si accorgevano che si poteva creare qualcosa del quale anche il mercato di massa potesse godere.”
“Oculus ha cominciato a rendere popolare un nuovo approccio, utilizzando per lo schermo tecnologie mobile, un ampio campo visivo ed un sensore di tracking con una bassissima latenza. Non è roba scadente che non funziona e che fa sentire male la gente. Quando proverete la tecnologia di Oculus, sarà come entrare a contatto con la religione. Le persone che lo provano, vanno via da credenti.”
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