Final Fantasy XVI non è riuscito ad essere il videogioco dirompente che Square Enix sperava, sia per la saga in sé che per l'economia dell'azienda, e a quanto pare anche i mesi successivi alla sua uscita non hanno generato i guadagni sperati.
Anche se le vendite di Final Fantasy XVI si sono rivelate affini alle aspettative di Square Enix, pertanto è difficile parlare effettivamente di "flop", è anche vero che il videogioco ha comunque danneggiato l'azienda.
Square Enix ha perso quasi 2 miliardi di dollari di valore dal lancio di Final Fantasy XVI, a causa del calo delle sue azioni, e oggi scopriamo quanto le recenti produzioni abbiano influito sui ricavi generali.
Come riporta Games Industry, Square Enix ha pubblicato i suoi guadagni finanziari per i nove mesi iniziali dell'anno fiscale, fino al 31 dicembre 2023.
In questo periodo le vendite nette sono passate cresciute dell'1% su base annua ($1,7 miliardi), mentre il profitto è stato in calo del 42% ($180 milioni).
Tuttavia la divisione HD Games, ovvero i prodotti videoludici ad altissimo budget di Square Enix, guida gli incassi avendo generato vendite nette per $449 milioni, con un aumento del 15% rispetto allo scorso anno.
I titoli che hanno contribuito a questo risultato sono Final Fantasy XVI, Final Fantasy: Pixel Remaster, Infinity Strash: Dragon Quest e Star Ocean: Second Story R, che sono usciti nel periodo di riferimento.
Nella condivisione dei dati, Square Enix fa notare che a breve uscirà anche Foamstars, su cui a quanto pare l'azienda sembra voler puntare in particolare per quanto riguarda i videogiochi persistenti in grado di generare guadagni nel tempo.
E ovviamente anche Final Fantasy VII Rebirth, in uscita tra pochissimo, che senz'altro segnerà un boost importante per quanto riguarda il 2024 di Square Enix. Se volete essere pronti all'uscita del titolo, per altro, ricordatevi di prenotarlo su Amazon.