Nonostante Digital Foundry, Monster Hunter Wilds domina su PC

La metà delle vendite di Monster Hunter Wilds arrivano da Steam, con buona pace delle analisi e dei problemi tecnici su PC.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Il caso di Monster Hunter Wilds è emblematico perché il suo successo sfida ogni problema tecnico, soprattutto su PC che al momento rappresenta la metà delle vendite totali della produzione Capcom.

Siamo partiti da Digital Foundry che, nelle analisi del day one, addirittura è arrivato a sbilanciarsi sconsigliando di acquistare il titolo su PC a meno di non possedere una configurazione hardware quasi inaccessibile per i più.

E oggi, come riporta PC Gamer, le vendite totali di Monster Hunter Wilds sono spinte da Steam che conta la metà di quelle complessive.

Il gioco di caccia di Capcom registra oltre 400mila giocatori quotidiani solo su Steam, secondo i dati forniti da Steam Charts e SteamDB.

Secondo Mat Piscatella, direttore esecutivo di Circana, Monster Hunter Wilds ha conquistato il titolo di gioco più venduto di febbraio su tutte le piattaforme, con oltre la metà delle vendite totali provenienti dalla sola piattaforma Steam.

I dati relativi alle vendite e al numero di giocatori sono il doppio di quelli registrati da Monster Hunter Rise. Inoltre, per mettere la proverbiale ciliegina sulla torta, al momento Monster Hunter Wilds è il videogioco più venduto del 2025.

Non posso che lodare in maniera totale Capcom per il risultato, ma allo stesso tempo rifletto su quanto sia curiosa e paradossale la situazione.

Le lamentele verso il titolo sono state tantissime, soprattutto per chi gioca su PC e si ritrova con performance scadenti senza nessuna possibilità di appello, ma questo non sta intaccando in alcun modo il successo di Monster Hunter Wilds.

Non c'è stata neanche la proverbiale flessione di utenti improvvisa che succede quando un videogioco viene venduto solamente per l'hype e il soddisfare la FOMO, perché gli utenti contemporanei sono ancora tantissimi a varie settimane dal lancio.

Se è vero che Monster Hunter Wilds è il Cyberpunk 2077 di questa generazione, come ho sostenuto in un articolo che vi invito a recuperare, è evidente che in casi come questo i videogiocatori sono in grado di superare i problemi tecnici anche gravi, se il materiale di base è più che valido. Una situazione interessante, su cui riflettere per il futuro.

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