Nel 2018, era stata mossa da esponenti tedeschi e norvegesi una causa contro Nintendo, ritenuta colpevole di una pratica scorretta, che consisteva nel non offrire il rimborso per i pre-ordini eseguiti su Nintendo eShop, in caso un utente avesse voluto richiederlo.
Secondo la causa, promossa dalla Norwegian Consumer Commission e dalla German Consumer Protection Authority, la compagnia di Kyoto dovrebbe invece necessariamente proporre ai consumatori la possibilità di ottenere un rimborso sulla loro prenotazione digitale – cosa che invece non è contemplata.
Ebbene, in questi giorni il Tribunale tedesco chiamato in causa si è espresso e ha dato ragione a Nintendo. Secondo la Corte, infatti, la compagnia giapponese non avrebbe bisogno di offrire la possibilità di un rimborso, poiché il consumatore ha già rinunciato ad averla nel momento in cui completa un ordine – sottostando alle condizioni per esso specificate.
Quando, insomma, accettate il completamento di un ordine, accettate anche il fatto che non sia previsto un rimborso per la vostra prenotazione. La German Consumer Protection Autorithy ha già annunciato che farà ricorso contro questa decisione, mentre Nintendo ha semplicemente affermato di fare riferimento all’Articolo 16 della Direttiva 2011/83, emanata dall’Unione Europa per la legge sui consumatori. Quest’ultima spiega che non è necessario offrire la possibilità di rimborso «se la prestazione è cominciata con il precedente ed espresso consenso del consumatore, e la sua consapevolezza che avrebbe di lì in poi perso il diritto di recedere.»
Vedremo se ci saranno ulteriori sviluppi in sede di appello. Voi vi siete mai pentiti di un gioco prenotato e pagato su eShop, al punto che avreste voluto disdire e venire rimborsati?
Fonte: VG24/7.com