Chiunque sia cresciuto con una console che utilizzava cartucce, probabilmente avrà deciso di utilizzare la tecnica del "soffio" almeno una volta nella vita per risolvere eventuali glitch: una strategia che oggi è stata ereditata anche da Nintendo Switch, pur avendo giochi fisici di dimensioni molto più compatte rispetto alle periferiche del passato.
Magari potrebbe infatti esservi capitato che una cartuccia di gioco non venisse letta al primo colpo da Switch (trovate il modello OLED su Amazon), spingendovi così a soffiare per risolvere il problema. Che, quasi come per magia, svaniva improvvisamente nel nulla.
Negli ultimi tempi è però saltata fuori una triste verità, che forse molti fan nostalgici non vogliono ancora accettare: soffiare sulle cartucce o sugli appositi slot delle console rischia di rovinarle permanentemente.
Ed è per questo motivo che Nintendo ha deciso di avvertire il pubblico con una serie di post su Twitter, invitando i fan a utilizzare metodi alternativi per togliere la polvere (via Automaton):
«All'interno dello slot per le schede di gioco ci sono contattori che leggono i giochi. Se provate a pulire quest'area con un cotton fioc o se inserite una scheda di gioco danneggiata, potreste danneggiare il lettore delle cartucce. Per favore, non toccate l'interno dello slot per le schede di gioco.
Se dovesse esserci della polvere all'interno dello slot, usate un aspirapolvere per pulirlo. Non soffiate al suo interno e non usate procedure simili. La saliva potrebbe aderire sui contattori e provocare ruggine o corrosione».
In altre parole, anche se sul momento potreste non notare errori particolari, una procedura incauta potrebbe causare danni sul lungo termine: meglio dunque essere particolarmente cauti con le nostre console e cartucce, anche se questo dovesse significare lottare contro i nostri istinti più nostalgici.
Un suggerimento che potrebbe essere valido anche in vista della possibile uscita di "Switch 2", nuova periferica che raccoglierà l'eredità della console ibrida: stando alle prime indiscrezioni, alcuni team di sviluppo avrebbero già ricevuto i primi dev kit.
Ma non solo: sarebbe già emerso addirittura il nome in codice, confermando potenzialmente la volontà di proseguire quanto di buono fatto con Nintendo Switch.