Mentre il mondo sta cercando di capire cosa fare nella tensione commerciale tra Stati Uniti e paesi asiatici, Nintendo sta orchestrando una complessa strategia logistica per proteggere il lancio di Switch 2.
L'azienda giapponese ha da tempo intensificato drasticamente la produzione in Vietnam, con un'impennata delle spedizioni che rivela la preoccupazione per i possibili impatti delle politiche tariffarie americane sul prezzo finale della console.
Secondo quanto riportato da Bloomberg (tramite Nintendo Life), solo a febbraio 2024 sono state spedite circa 725.000 unità dal Vietnam verso gli Stati Uniti, un volume che supera quello dei sei mesi precedenti messi insieme.
Il Vietnam rappresenta un tassello fondamentale nella strategia produttiva di Nintendo, con circa un terzo delle unità Switch 2 assemblate nel paese del sud-est asiatico. La scelta di accelerare le spedizioni non è casuale: l'azienda di Kyoto sta tentando di navigare le acque turbolente delle politiche commerciali americane, che hanno già causato il rinvio delle prenotazioni negli Stati Uniti e in Canada.
La minaccia iniziale di un aumento del 46% delle tariffe aveva fatto scattare l'allarme nei quartieri generali Nintendo, e per il momento non è nemmeno chiaro sa l'azienda deciderà o meno di aumentare il prezzo di Switch 2 negli USA.
Per ora, nonostante le evidenti manovre preventive, il presidente di Nintendo of America Doug Bowser ha dichiarato la scorsa settimana che le tariffe non sono state un fattore determinante nella definizione iniziale del prezzo di Switch 2.
Oltre alla possibilità di poter arginare l'impatto dei dazi, la movimentazione di così tante console potrebbe essere una consolazione per l'asfissiante tema dei bagarini. In questo momento, infatti, la community sta lottando duramente contro piattaforme come eBay e le loro inserzioni scellerate.
Intanto Nintendo ha cominciato a muoversi per sbloccare i preordini di Nintendo Switch 2, e vedremo come si evolverà la questione prezzo tra pochissimo.