Nintendo prende le distanze dai rivenditori in Russia: «non c'entriamo nulla»

Nintendo si è allontanata dalla Russia come tante aziende, ma ci sono rivenditori interni che commerciano prodotti della Grande N.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Nintendo, come tante altre multinazionali, ha dovuto bloccare tutte le operazioni in Russia, tuttavia c'è chi sta commerciando prodotti della Grande N.

Tra i quali c'è ovviamente Switch, anche il modello OLED che trovate su Amazon, che in qualche modo continua ad essere venduta sul territorio.

Per le sanzioni internazionali non è possibile avviare operazioni commerciali con realtà del territorio russo, tanto che lo stesso governo ha incitato i suoi cittadini a piratare i videogiochi.

E proprio Nintendo è stata tra le prime a fermare i proprio affari in Russia, anche se adesso è successo qualcosa di strano.

Come riporta Games Industry, infatti, Nintendo ha dovuto prendere ufficialmente le distanze dalle società che importano i suoi prodotti in Russia.

La dichiarazione arriva dopo che Yasha Haddaji, direttore generale di Nintendo Russia, aveva costituito una società, Achivka, per importare i prodotti della Grande N sul mercato russo.

La società è stata fondata nel dicembre 2022, nove mesi dopo l'annuncio da parte di Nintendo di aver abbandonato le attività commerciali nel territorio.

Per questo motivo la Grande N ha dovuto chiarire il suo coinvolgimento con la società di Haddaji:

«Siamo consapevoli del fatto che diverse società in Russia effettuano importazioni parallele di merci, inclusi i prodotti Nintendo. Nintendo non è affiliata a tali società e non ha alcun coinvolgimento in attività di importazione parallela in Russia.»

Contestualmente, Nintendo non potrebbe nemmeno supportare i clienti già esistenti in Russia, quelli che in ogni caso hanno già acquistato suoi prodotti, anche se si sta trovando un accordo in questo senso:

«Continuiamo a studiare soluzioni per onorare gli impegni precedenti con i nostri clienti nel mercato russo. [...] Stiamo discutendo in anticipo con potenziali fornitori di servizi di riparazione e garanzia per i prodotti Nintendo che erano già stati venduti nel mercato russo.»

Questi accordi permetteranno, ad esempio, di poter continuare a supportare i centri tecnici per le riparazioni dei Joy-Con.

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