Nintendo ora dichiara guerra agli streamer di giochi pirata

Nintendo chiede 17.500 dollari di risarcimento a uno streamer per aver giocato e trasmesso illegalmente copie pirata dei suoi videogiochi Switch.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Nintendo è da sempre una delle compagnie più attive nelle aule di tribunale per difendere i propri diritti d'autore, ma negli ultimi mesi è diventata sempre più attiva contro la pirateria dei propri videogiochi.

Dopo aver già fatto rimuovere tantissimi emulatori, il prossimo passo della casa di Kyoto ora è attaccare chi gioca e trasmette dirette online di copie pirata dei propri videogiochi.

È capitato spesso infatti che le copie pirata di molte produzioni Nintendo diventassero disponibili con diverse giornate di anticipo rispetto all'uscita ufficiale e la casa di Super Mario non sembra più essere disposta a tollerare questi comportamenti.

Come segnalato da TorrentFreak (via GamesRadar+), Nintendo ha deciso di portare in tribunale Jesse Keighin, noto con il soprannome "Every Game Guru", accusandolo di aver giocato in diretta almeno 10 copie pirata dei suoi videogiochi dal 2022 in poi.

Ma non solo: l'azienda lo accusa anche di aver condiviso link ad emulatori, chiavi crittografiche e tutto l'occorrente necessario affinché altri utenti potessero scaricare copie pirata.

La battaglia legale è iniziata lo scorso novembre, ma lo streamer non si sarebbe presentato nelle aule di tribunale, portando la casa di Kyoto a chiedere al tribunale un giudizio di default dato che l'assenza dell'imputato, secondo la sua tesi, sarebbe una tacita ammissione di colpevolezza.

Inizialmente, Nintendo aveva richiesto un risarcimento di 150mila dollari per ciascuna presunta violazione del Copyright Act, oltre a ulteriori 2500 dollari per ogni violazione delle disposizioni anti-elusione e anti-traffico della stessa legge. 

Tuttavia, Nintendo ha ridotto drasticamente le sue richieste finanziarie, chiedendo adesso «un risarcimento di 10mila dollari per la violazione di Paper Mario: Il Portale Millenario», definendo questa richiesta «particolarmente ragionevole» considerando che la compagnia non chiederà danni per gli altri nove giochi pirata portati all'attenzione del tribunale.

Sembra insomma che il leak pirata del remake di Paper Mario (che trovate scontato su Amazon) venga considerato quello più grave tra i giochi portati in esame, pur essendo presenti nella lista anche videogiochi più recenti.

In aggiunta, l'azienda ha richiesto un risarcimento danni di 7500 dollari per aver eluso le protezioni di Nintendo e averle diffuse al pubblico: un importo pari a 500 dollari per ciascuna delle 15 violazioni che Nintendo sostiene siano avvenute. 

In totale, si tratta di una violazione per ciascuno dei 10 giochi presumibilmente trasmessi da Keighin almeno una volta, più la distribuzione di quattro link a emulatori Nintendo Switch e uno alle chiavi di crittografia, necessarie per eludere la protezione del copyright.

Il risarcimento totale ammonterebbe dunque a 17500 dollari complessivi, ma non è finita qui: Nintendo ha richiesto un'ingiunzione permanente per impedire a Keighin di «impegnarsi in ulteriori violazioni dei diritti di Nintendo».

In altre parole, l'utente non potrebbe più trasmettere alcun videogioco protetto dal copyright di Nintendo e dovrebbe «distruggere tutti i dispositivi di elusione» in suo possesso.

Questa richiesta è stata presentata lo scorso venerdì 18 aprile ed è ancora in attesa del via libera del tribunale: considerando che lo streamer non si è mai presentato nelle aule, sembrerebbe probabile che alla fine le richieste di Nintendo vengano accolte.

Una notizia che arriva a poche ore di distanza da un'altra potenziale svolta nelle aule di tribunale: Nintendo sta infatti cercando di risalire all'identità dell'autore del "Teraleak" di Pokémon, così da poterlo definitivamente citare in giudizio.

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