Nintendo non ama davvero i content creator, arrivano altre restrizioni

È noto che Nintendo non ami i contenuti creati con i suoi prodotti, ma le nuove linee guida sembrano davvero più aspre del solito.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Più di una volta Nintendo ha dimostrato di non amare particolarmente i contenuti che vengono prodotti con le sue proprietà intellettuali, arrivando in molte occasioni a mettere in atto delle misure estreme.

Ricorderete che, in passato, era stata anche bloccata la possibilità di condividere e commentare gli eventi in diretta. A differenza dell'ultimo Direct (qui trovate gli annunci), dove invece è stato possibile reagire in diretta agli annunci.

D'altronde proprio gli user generated content, ovvero i contenuti generati dagli utenti, che nascono dalla condivisione tramite Web, hanno fatto la fortuna di tanti videogiochi e prodotti. C'è chi ha messo anche attenzioni eccessive, come il team di Black Myth: Wukong, ma tant'è.

Ma a Nintendo, questo, non interessa.

Come riporta Siliconera, infatti, la Grande N ha aggiornato le "Linee Guida per i Contenuti di Gioco Nintendo per le Piattaforme di Condivisione Video e Immagini Online". Apparse per la prima volta il 29 novembre 2018, sostituendo il Nintendo Creators Program, sono state aggiornate proprio nella giornata odierna con linee più rigide.

Nintendo ha apportato tre nuove revisioni alle linee guida il 2 settembre 2024.

La prima revisione sottolinea il diritto di Nintendo di opporsi a qualsiasi contenuto che violi le sue regole e di inserire l'offensore in una lista nera, impedendogli di condividere contenuti dai giochi Nintendo in futuro. La pagina giapponese ha aggiunto che la compagnia utilizzerà anche misure legali per far rispettare le sue obiezioni.

Nella seconda revisione, Nintendo ha spiegato i tipi di contenuti condivisi che consente e quelli che non consente. Sebbene Nintendo proibisca la ripubblicazione di trailer ufficiali e asset di gioco come musica o cutscenes, scoraggia anche i giocatori dal caricare semplici registrazioni di gameplay senza modifiche o commenti. La pagina giapponese ha aggiunto un'eccezione per i contenuti prodotti direttamente tramite la funzione di condivisione di Nintendo Switch (la trovate su Amazon), che include video che possono durare solo fino a 30 secondi.

La terza e ultima revisione delle linee guida ha visto Nintendo aggiornare l'elenco dei contenuti che saranno considerati illegali o inappropriati in fondo alla pagina. L'uso di metodi non autorizzati come software di emulazione di terze parti, trucchi e data mining fanno parte di questo elenco. L'azienda ha anche incluso atti dannosi, come fare commenti offensivi o disturbare un altro giocatore impedendo il progresso del suo gioco durante una sessione multiplayer.

Sono tempi duri per i content creator che amano Nintendo, insomma. Per i fan, invece, è un po' più semplice perché è arrivato finalmente il Nintendo Museum: ecco i dettagli.

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