Nintendo continua la lotta agli emulatori, ma questi rifiutano la "pace"

Secondo un report, Nintendo avrebbe proposto in più di un'occasione un accordo pacifico ai produttori di emulatori, ma hanno rifiutato.

Immagine di Nintendo continua la lotta agli emulatori, ma questi rifiutano la "pace"
Avatar

a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Da sempre Nintendo non è estremamente contenta dell'utilizzo di emulatori nei confronti del proprio hardware e software. Tra misure adottate che a volte sono risultate molto estreme, a quanto pare la casa di Kyoto ha fornito in più di un'occasione la possibilità al produttore dell'emulatore di turno di cavarsela con poco, ma questi hanno sempre rifiutato.

Come riporta Kotaku, infatti, una delle ultime cause che Nintendo sta avviando contro siti e realtà legate all'emulazione è il risultato del rifiuto di un'offerta di pace, per così dire.

Non è di certo la prima, perché tanti emulatori sono crollati nel giro degli ultimi mesi, e alcune di queste cause hanno fruttato cifre astronomiche a Nintendo.

Nintendo ha preso di mira sia i venditori di chip mod che il moderatore del popolare subreddit r/SwitchPiracy. Da questo nasce la prima azione legale che prende di mira il proprietario di Modded Hardware, che presumibilmente vendeva dispositivi MIG, meglio conosciuti come "flash cart", e Switch modificate.

Tra queste ci sono anche console con un tot di videogiochi piratati pre-installati anche a cifre che arrivano a $670.

Nintendo dichiara di aver contattato il proprietario di Modded Hardware, lo scorso marzo, chiedendo la chiusura del negozio online in cambio del ritiro di ogni procedimento legale. Il proprietario del sito avrebbe acconsentito all'accordo, per poi lasciare il negozio attivo per altri mesi.

Questo ha portato Nintendo ha iniziare una causa per un'ingiunzione preliminare, danni legali e per richiedere la consegna di tutti i dispositivi, account online e documenti associati all'hardware modificato.

Per quanto riguarda il reddit r/SwitchPiracy, Nintendo sostiene che il suo proprietario abbia sfruttato la sua posizione per incoraggiare le persone a piratare i giochi, in parte indirizzandole a pagine online con dei servizi in vendita per aggirare le protezioni hardware, così come verso gruppi privati ​​su Telegram.

Queste pratiche hanno portato, per altro, un videogioco come The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom a perdere oltre un milione di copie vendute per la pirateria.

E se volete comprare giochi Nintendo senza incorrere in vari reati, potete acquistarli su Amazon al miglior prezzo.

Leggi altri articoli