Dopo settimane di indiscrezioni, è arrivata la conferma ufficiale da parte di Nintendo.
La compagnia giapponese, come riporta Reuters, ha rivelato la propria intenzione di trasferire parte della produzione dalla Cina al Vietnam.
La decisione arriva al termine di una battaglia diplomatica con l’amministrazione Trump, che non sembra voler recedere dall’imposizione di dazi per l’hardware prodotto in Cina e spedito negli Stati Uniti, nonostante la recente tregua con il paese asiatico.
Ufficialmente, la mossa è dovuta alla volontà di “diversificare i rischi e non per sfuggire all’impatto di potenziali aumenti dei dazi imposti da Washington”.
Nintendo, come tante altre realtà globali, si affida alla Cina in via praticamente esclusiva e spesso all’impianto, discusso per le modalità di produzione, Foxconn.
Adesso, per la realizzazione di Switch, sarà importante l’appoggio degli impianti individuati nel Vietnam in modo da mantenere bassi i costi delle unità già ufficiali e dei nuovi modelli oggetti di rumor, in particolare l’imminente Switch Mini.