Che Nintendo si opponga da sempre all'emulazione dei propri videogiochi non è certo un mistero, ma negli scorsi mesi abbiamo assistito ad autentici assalti legali nei confronti dei più celebri emulatori Switch, arrivando anche ad ucciderne più di 8500 in un colpo solo.
Il comportamento della casa di Kyoto ha acceso forti dibattiti online, tra chi sottolinea che gli emulatori — in linea teorica — non sono da considerare illegali e chi invece ritiene che la situazione sia leggermente più complicata.
Un chiarimento in tal senso è arrivato direttamente dalla stessa Nintendo, tramite un commento ufficiale di Koji Nishiura, avvocato specializzato in brevetti e vicedirettore generale del dipartimento della proprietà intellettuale della compagnia.
Come riportato da Denfaminicogamer (via Automaton West), l'avvocato è intervenuto nel corso di un evento in cui si discuteva proprio dell'importanza dei diritti di proprietà intellettuale, mettendo l'accento anche sul delicato tema dell'emulazione dei videogiochi.
Nishiura ammette che gli emulatori in sé non sono considerabili illegali, ma «possono diventarlo» in base a come vengono utilizzati e al loro effettivo funzionamento.
Per esempio, se un emulatore copia un programma che appartiene al dispositivo di gioco che sta imitando, ciò può essere considerato una violazione del copyright.
L'emulatore può diventare illegale anche se dispone di meccanismi che siano in grado di violare la crittografia e, allo stesso tempo, se vengono inclusi anche link a fonti in cui è possibile scaricare giochi pirata — un argomento che sembra citare il caso di Yuzu, il più celebre degli emulatori uccisi dalla compagnia.
Nello specifico, l'avvocato sottolinea che Nintendo ha inviato diversi avvertimenti e partecipato in cause legali proprio a causa della capacità degli emulatori di violare la crittografia di sicurezza dei suoi videogiochi, confermando che è per questo motivo che gli emulatori delle console Switch (che invece trovate su Amazon, a proposito) vengono considerati fuorilegge.
Un argomento sicuramente molto delicato dato che, come spiegato dallo stesso Nishiura, a rendere davvero illegale un emulatore è prevalentemente l'uso che si intende farne. Se non altro, adesso sappiamo su quali basi legali la compagnia ha deciso di agire.
C'è da dire anche che la casa di Kyoto potrebbe aver deciso di agire preventivamente al fine di tutelare anche le vendite di Switch 2, il cui reveal sembrerebbe essere davvero imminente. Anche se questa mia ipotesi probabilmente non verrà mai confermata del tutto.