Se il "caso" Metroid Prime 4 ci ha insegnato qualcosa, è che nemmeno Nintendo è in grado di sfuggire a tempi di sviluppo ormai destinati a diventare sempre più longevi.
Ma pare che l'ultima avventura di Samus Aran non sarà un caso isolato: nel corso dell'ultimo Q&A tenuto con gli azionisti, la casa di Kyoto ha avvisato che per l'intera industria è «inevitabile» che i tempi di sviluppo si vadano allungando ancora maggiormente.
Come riportato da Nintendo Life, il presidente Shuntaro Furukawa ha precisato oggi lo sviluppo di videogiochi è «più prolungato, più complesso e più avanzato» rispetto a qualche anno fa: con l'avanzare della tecnologia, è dunque impossibile evitare che ci voglia più tempo per realizzare nuovi videogiochi.
Per riuscire a gestire il tutto, Nintendo ha annunciato di voler espandere le proprie risorse di sviluppo, facendo tutti gli «investimenti necessari» per fare in modo che ciò accada.
L'IA generativa certamente aiuterebbe ad accelerare il processo, ma la grande N ha già chiarito di volerne fare a meno: non solo non intende rinunciare alla creatività dei suoi sviluppatori, ma non vuole nemmeno rischiare di violare i diritti di proprietà intellettuali altrui.
Il Senior Managing Executive Officer and Corporate Director, Shinya Takahashi, ha ribadito l'inevitabilità di questi cicli di sviluppo sempre più longevi, ma ha anche precisato che Nintendo sta riuscendo a migliorarsi di continuo per fare in modo che questo problema venga limitato notevolmente.
Questo argomento è stato affrontato anche in merito all'uscita di Super Mario Bros. Wonder, uscito addirittura 11 anni dopo l'ultimo capitolo 2D del celebre idraulico (lo trovate su Amazon): in questo caso, Takahashi ha precisato che non si è trattato necessariamente di uno sviluppo eccessivamente lungo.
Il gap tra Wonder e i precedenti capitoli della serie era semplicemente a diverse iniziative e studi sul come realizzare un capitolo su cui potessero divertirsi quante più persone possibili.
Un risultato riuscito perfettamente — come vi ha raccontato il nostro Valentino Cinefra nella recensione dedicata — ma è chiaro che questa continua ricerca della perfezione e dell'unicità non aiuta certo a rendere i tempi più brevi.
I fan Nintendo dovranno dunque iniziare ad abituarsi a uscite molto più longeve rispetto a quanto accadeva nelle precedenti generazioni: un'inevitabilità dei tempi che cambiano, ma che allo stesso tempo dovrà rappresentare un sinonimo di qualità.
Nel frattempo, la casa di Kyoto prosegue la sua guerra contro gli emulatori e contro chi promuove la pirateria, preparandosi a nuove cause legali per difendere le sue proprietà intellettuali.