Prosegue senza sosta la battaglia di Nintendo contro gli emulatori delle sue console Switch: sembra infatti che la casa di Kyoto sia riuscita a "uccidere" un altro degli emulatori più popolari delle periferiche ibride.
Che la grande N non veda di buon occhio l'emulazione non è certo un mistero: basta ricordare che in un'occasione è riuscita ad uccidere più di 8500 emulatori in un colpo solo.
L'argomento è tornato di forte attualità poco prima del lancio di Zelda Echoes of Wisdom (che trovate scontato su Amazon): le copie pirata sono infatti emerse online molto prima del day-one ufficiale, aumentando così la popolarità degli emulatori rimasti.
Ed evidentemente Nintendo non deve essere rimasta a guardare: come riportato da Engadget, pare infatti che la casa di Kyoto abbia esercitato forti pressioni sugli autori dell'emulatore Ryujinx per bloccarne i download.
Nel server Discord dedicato al progetto, uno dei collaboratori spiega infatti che la casa di Kyoto avrebbe «offerto un accordo» al suo autore per smettere di lavorare al progetto, rimuovendo allo stesso tempo ogni asset e riferimento all'emulatore.
Un accordo che sembrerebbe essere stato accettato: tecnicamente il sito è ancora offline, ma ogni traccia del download è stata rimossa, incluse le ultime release sul portale GitHub.
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Ovviamente non sappiamo con certezza che cosa si intenda con il termine "accordo", ma è plausibile immaginare che Nintendo abbia minacciato di intervenire in modo legale con un consueto Cease & Desist, se il creatore di Ryujinx non avesse agito di sua iniziativa.
Senza alcun comunicato ufficiale o ulteriore chiarimento, possiamo soltanto fare speculazioni al riguardo, ma una cosa sembra essere certa: un altro emulatore per Nintendo Switch ci ha lasciato.
Questo probabilmente non impedirà ad altri sviluppatori di rilasciare fork alternative o le proprie versioni di emulatori, ma è difficile immaginare che possano avere lunga vita.