Niente odio: Intergalactic sarà incentrato sulla religione

Il boss di Naughty Dog, Neil Druckmann, svela dettagli sul nuovo titolo Intergalactic: The Heretic Prophet, prossima avventura dello studio.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

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Nell'universo fantascientifico di Sempiria, un pianeta misteriosamente isolato da oltre sei secoli, si svolgerà la prossima avventura di Naughty Dog

Neil Druckmann, a capo dello studio californiano, ha finalmente rivelato maggiori dettagli su Intergalactic: The Heretic Prophet, un progetto che abbandona le ambientazioni terrestri per esplorare tematiche religiose in un futuro alternativo.

Durante una conversazione con lo sceneggiatore Alex Garland, Druckmann ha spiegato come questo nuovo titolo, in lavorazione da quattro anni, rappresenti un'esplorazione dell'isolamento e della fede in un contesto completamente inedito per lo studio.

La protagonista del gioco sarà una cacciatrice di taglie, interpretata dall'attrice Tati Gabrielle, che si ritroverà bloccata su Sempiria dopo un atterraggio di emergenza.

L'isolamento sarà un elemento centrale dell'esperienza, differenziandola nettamente dalle precedenti produzioni Naughty Dog, come anche The Last of Us (che trovate su Amazon). 

«In molti dei nostri giochi precedenti c'è sempre un alleato con te,» ha spiegato Druckmann. «Qui voglio che ti senta davvero perso in un luogo di cui sei confuso, che ti interroghi su cosa sia successo, su chi siano gli abitanti, sulla loro storia.»

Ambientato in una linea temporale alternativa che diverge dalla nostra negli anni '80, il gioco si svolgerà 2000 anni nel futuro su un pianeta dominato da una religione complessa, sviluppata meticolosamente dal team di scrittura.

«Abbiamo trascorso anni a costruire questa religione, dal profeta originale fino a come si è evoluta, talvolta bastardizzata e trasformata nel corso dei secoli,» ha rivelato il direttore creativo.

Con una sottile vena di sarcasmo, Druckmann ha scherzato sul fatto che un gioco incentrato sulla religione avrebbe sicuramente generato meno polemiche rispetto a The Last of Us Part 2, titolo che aveva diviso profondamente la community.

«Con The Last of Us 2 abbiamo preso certe decisioni creative che ci hanno attirato molto odio. Molti lo amano, ma molti odiano quel gioco,» ha commentato Druckmann, ricevendo da Garland una risposta lapidaria: «Chi se ne frega.»

Nella stessa intervista, Druckmann anche parlato di un suo un possibile ritiro: ecco le sue parole.

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2 Commenti

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Ho visto un video tempo fa nel periodo dell'annuncio, del dr disastre sul yubo che raccontava l'intera trama rilasciata dallo stesso dev di nd che fece la stessa cosa con tlou2. Beh... Niente di speciale davvero..
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già mi immagino quale sarà la religione criticata, non di certo l'islam.........
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