Stando a quanto riferiscono alcuni developers impegnati a sviluppare con Durango (il nome in codice per la prossima console Microsoft), i costi di produzione dei videogiochi saranno nettamente più alti per la prossima generazione. La causa, a loro avviso, dovrebbe essere l’altissimo numero di poligoni e quindi la necessità di texture migliori per i nuovi standard grafici. Uno di essi, impegnato su un sequel di un titolo apparso diverso tempo fa su XBOX 360 e PS3, ha addirittura riferito “ho dovuto raddoppiare il mio budget per i modelli. Se vogliamo davvero sfruttare tutte le potenzialità di Durango, ci vorrà molto più tempo per ciascun modello”. Cosa che si traduce anche in eventuali ampliamenti dei team di sviluppo, con quindi ulteriori costi.Anche su Orbis (la possibile PlayStation 4) e Wii U i costi dovrebbero essere non inferiori. Per quanto riguarda la nuova console Nintendo, sappiamo che a causa della risoluzione maggiore i costi dovrebbero aumentare, considerato anche che ci vorrà del tempo extra per gli sviluppatori per un design adeguato all’utilizzo del tablet. Non sempre, infatti, il modo per sfruttare il nuovo controller potrebbe essere ovvio, e serviranno tempo ed ingegno per trovare la maniera più adeguata per fare interagire giocatore e prodotto tramite il tablet.Visto e considerato che un costo di produzione maggiore significherebbe uno schizzare in alto del prezzo del gioco, gli sviluppatori si stanno già muovendo per cercare una soluzione: la più accreditata, al momento, sarebbe quella di realizzare più DLC con all’interno contenuti di gioco veri e propri e non missioni secondarie o parti spin-off, tagliando quindi quanto troveremo nel disco al momento dell’acquisto per inserirlo successivamente in diversi pacchetti.Una soluzione che farebbe discutere, dal momento che ci troveremo a pagare, in un certo senso, per un prodotto volutamente monco e che avremo nella sua interezza solo acquistando via via i vari DLC.