Sembra proprio che la discesa di Netflix nel campo dei videogiochi sia tutt'altro che prossima ad alleggerirsi. Anzi, la compagnia celebre per il suo servizio in streaming e la produzione di serie TV ha più di 80 videogiochi attualmente in lavorazione, che conta di portare all'interno del suo abbonamento – uno ogni mese.
Durante l'ultima conference call sugli utili, come riferito da Eurogamer, il co-CEO, direttore e presidente Gregory K Peters ha illustrato i piani dell'azienda per il gaming e le strategie per la crescita in questo settore.
L'attenzione di Netflix si sta concentrando principalmente sui giochi narrativi interattivi, descritti da Peters come «più facili da realizzare». Considerando che molti giocano su piattaforme mobile, se il modello è quello di Oxenfree mi sento di aggiungere che sono anche più facili da fruire, rispetto ad altri che richiedono interazioni più serrate.
Questi titoli saranno inseriti nel Netflix Stories narrative hub, dove l'azienda lancerà mensilmente un nuovo gioco basato su serie popolari come Emily in Paris e Selling Sunset.
L'idea, quindi, è anche quella di accontentare il palato dei fandom delle serie TV, producendo per loro dei videogiochi di stampo narrativo che possano intrecciarsi a quanto vedono nei diversi episodi.
Secondo Theodore A Sarandos, anch'egli co-CEO, presidente e direttore di Netflix, in questo modo i videogiochi possono sdoganare un potenziale importante, poiché sarebbero utilizzati per introdurre nuovi personaggi, trame e colpi di scena che potrebbero poi materializzarsi nelle stagioni successive o nei sequel dei film.
Sappiamo che è già da qualche tempo che Netflix sta cercando di porre l'accento sui videogiochi, con la sua piattaforma che ne ospita parecchi anche celebri – da GTA e Sonic. Tuttavia, l'accoglienza numeri alla mano a oggi è stata piuttosto tiepida, esclusa solo la GTA Trilogy che fa un caso a sé.
Vedremo se, con gli oltre 80 videogame ora in progettazione – pensati per fare da "spalla" alle serie TV del produttore – la situazione si darà uno scossone.