Netflix è nota per i suoi periodici rincari, ma ora ha annunciato un nuovo aumento delle tariffe per tutti i suoi principali piani di abbonamento, facendo anche il punto sulla questione legata ai videogiochi.
Del resto, la divisione gaming di Netflix ha subito delle difficoltà, e di recente sono anche arrivate delle novità per gli sviluppi futuri del settore (non proprio brillanti, a dire il vero).
Ecco le nuove tariffe, già in vigore per i nuovi iscritti e applicate ai membri attuali al prossimo ciclo di fatturazione (via GameSpot): Standard con pubblicità a 8 dollari al mese (da 7 dollari), standard a 18 dollari al mese (da 15,50 dollari) e
Premium a 25 dollari al mese (da 23 dollari)
Questi aumenti riguardano Stati Uniti, Canada, Portogallo e Argentina (al momento l'Italia è salva). Netflix ha giustificato il rincaro citando la necessità di continuare a investire in contenuti e migliorare il servizio (trovate card regalo su Amazon).
Oltre a film e serie TV, Netflix sta investendo nel settore dei videogiochi, con un focus su narrative games e titoli cooperativi da salotto. Gregory Peters, dirigente Netflix, ha citato successi come Oxenfree II e Grand Theft Auto, che hanno generato milioni di download.
Ha inoltre menzionato Squid Game: Unleashed, che rappresenta l’interconnessione tra contenuti lineari e interattivi, un modello che Netflix vuole espandere.
Netflix punta a sviluppare giochi per famiglie e bambini, privi di pubblicità e acquisti in-app, proponendo un’esperienza sicura inclusa nell’abbonamento.
La società sta anche lavorando sul cloud gaming per portare giochi direttamente su TV e computer, vedendo questo settore come un’evoluzione del classico gioco in famiglia.
Nonostante il gaming rappresenti una piccola parte del budget totale di Netflix, l’azienda è determinata a crescere in questo settore, che vale circa 140 miliardi di dollari a livello globale.
Peters ha affermato che Netflix continuerà a lanciare giochi sempre più grandi ogni anno, bilanciando investimenti e benefici per gli abbonati.
L'aumento dei prezzi di Netflix non sorprende, ma lascia sempre un retrogusto amaro, soprattutto in un momento in cui la concorrenza nel mercato streaming è più feroce che mai.
Interessante, però, vedere come stiano cercando di differenziarsi puntando sui videogiochi, un settore in espansione ma ancora lontano dall'essere parte integrante della loro identità.
Riusciranno a convincere gli abbonati che il rincaro valga davvero il prezzo? Al momento, l'impressione è che stiano giocando una partita su due fronti, ma secondo me con poche carte vincenti (visto che lo scorso anno visto era stato anche chiuso uno studio AAA).