NetEase, uno dei giganti cinesi dell'industria videoludica, sta attraversando un significativo momento di riorganizzazione interna con Simon Zhu, presidente per gli investimenti globali e le partnership, che ha annunciato le proprie dimissioni dopo dodici anni di servizio presso la compagnia.
La notizia, condivisa dallo stesso Zhu attraverso un post su LinkedIn, segna la fine di un lungo capitolo professionale che ha contribuito significativamente all'espansione internazionale dell'azienda.
«Chiudo questo capitolo con la stessa passione che mi ha guidato sin dal primo giorno», scrive Zhu, ringraziando sviluppatori, leader, colleghi e partner che hanno riposto fiducia in lui durante questo percorso professionale.
Come riporta Games Industry, a succedere Simon Zhu sarà Ken Li, attuale vicepresidente dello sviluppo aziendale.
Li porta con sé una notevole esperienza all'interno di NetEase, essendo entrato nell'azienda nel lontano 2003. Durante la sua carriera, ha ricoperto ruoli di rilievo come direttore marketing per Fantasy Westward Journey, uno dei titoli di punta della compagnia, e ha gestito la fondamentale partnership quindicennale con Blizzard Entertainment.
L'ex presidente ha espresso piena fiducia nelle capacità del suo successore: «Sono certo che la sua leadership guiderà il team verso nuovi traguardi, servendo sviluppatori e studi con eccellenza.»
Ha inoltre precisato che lo sviluppo dei giochi degli studi first-party continuerà sotto la supervisione diretta dell'amministratore delegato William Ding, garantendo così continuità ai progetti in corso nonostante i cambiamenti dirigenziali.
Le dimissioni di Zhu non rappresentano un caso isolato all'interno della struttura dirigenziale di NetEase. Negli ultimi mesi l'azienda ha visto l'uscita di diverse figure chiave del management, per non parlare dei licenziamenti di massa avviati per Marvel Rivals.
Resta da vedere se questo ennesimo avvicendamento possa rovinare anche il successo di Marvel Rivals che, per altro, ha trovato di recente un altro modo per monetizzare la sua utenza. La quale, però, comincia a essere stanca dei comportamenti dello sviluppatore.