Neil Druckmann riflette sul suo eventuale ritiro: «Quando è abbastanza?»

Neil Druckmann, mente dietro The Last of Us, ha posto una domanda che potrebbe riflettere il suo stato d'animo attuale, ventilando un possibile ritiro.

Immagine di Neil Druckmann riflette sul suo eventuale ritiro: «Quando è abbastanza?»
Avatar

a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

6

La conversazione tra Neil Druckmann e Alex Garland ha recentemente illuminato un aspetto raramente discusso della creatività nel mondo dei videogiochi e del cinema: la stanchezza artistica e il desiderio di cambiamento.

Durante un incontro per il format "Creator to Creator" di Sony, i due celebri autori hanno condiviso riflessioni profonde sul loro percorso creativo, rivelando pensieri sorprendentemente intimi sul futuro delle loro carriere.

Druckmann, figura di spicco della Naughty Dog e mente dietro The Last of Us (gioco che trovate su Amazon), ha posto una domanda che potrebbe riflettere il suo stato d'animo attuale: «Quando è abbastanza? Quando è il momento di fermare la compulsione?"»

Alex Garland, scrittore di 28 Giorni Dopo e regista di opere come Ex Machina e Civil War, ha risposto alla domanda esistenziale di Druckmann definendo la scrittura come prodotto di una compulsione involontaria.

«Scrivere è il prodotto di una compulsione. Per questo motivo, non è una questione di libera volontà. O hai quella compulsione in quel momento o non ce l'hai», ha affermato Garland, rivelando come anche nei momenti di pausa continui a scrivere idee che spesso non rilegge mai.

I due artisti provengono da percorsi diversi ma complementari. Druckmann ha iniziato la sua carriera nello sviluppo di videogiochi presso Naughty Dog, mentre Garland ha spaziato tra cinema e videogiochi, firmando anche la sceneggiatura di Enslaved: Odyssey to the West, una reinterpretazione occidentale del "Viaggio in Occidente", la stessa storia su cui si basa Black Myth: Wukong.

Non sarebbe la prima volta che un creativo di alto profilo decide di cambiare direzione dopo aver raggiunto l'apice del successo. La pressione costante dell'innovazione, unita alle aspettative sempre crescenti del pubblico, può diventare un fardello creativo difficile da sostenere anche per i più talentuosi.

Del resto, considerando che proprio Druckmann ha di recente messo in discussione un eventuale The Last of Us Part III, la cosa non sorprenderebbe.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

6 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa cosa vale in qualsiasi ambito.Mancanza di stimolo=mancanza di idee.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

E' ora, Neil.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

è palesamente attapirato per il flop di the last of us 2, basta vedere le dichiarazioni, non pensavo che i giocatori fossero così affezionati a Joel, ma non capiscono che è un personaggio di finzione, anche se non riescono a farsi piacere abby perchè non si godono la grafica e la giocabilità ecc
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

è palesamente attapirato per il flop di the last of us 2, basta vedere le dichiarazioni, non pensavo che i giocatori fossero così affezionati a Joel, ma non capiscono che è un personaggio di finzione, anche se non riescono a farsi piacere abby perchè non si godono la grafica e la giocabilità ecc
Flop?
1) ha venduto come il pane
2) È stato amato dall'utenza che lo ritiene tra i migliori giochi di sempre è una delle esperienze più profondo del mondo videoludico, tranne per quella fetta di utenza repressa che si è sfogata con il review bombing perché la protagonista è lesbica... (Spoiler lo era già nel primo gioco)
3) la critica specializzata ha dato voti spaziali dal 9 in su...
Flop dove? Quando?
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Flop? 1) ha venduto come il pane 2) È stato amato dall'utenza che lo ritiene tra i migliori giochi di sempre è una delle esperienze più profondo del mondo videoludico, tranne per quella fetta di utenza repressa che si è sfogata con il review bombing perché la protagonista è lesbica... (Spoiler lo era già nel primo gioco) 3) la critica specializzata ha dato voti spaziali dal 9 in su... Flop dove? Quando?
ha venduto la metà del primo e già dopo due mesi era a 39 euro
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Druckmann, datti all'ippica
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.