Neil Druckmann aveva "criticato" i soulslike per la storia

Neil Druckmann ha espresso la sua opinione sostenendo che i giochi del genere soulslike riguardano meno la storia e più l'atmosfera.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Neil Druckmann, creatore di The Last of Us, ha recentemente affermato che i soulslike si concentrano più sull'atmosfera che sulla trama.

Le sue dichiarazioni, emerse da un'intervista di diverso tempo fa, hanno però ora suscitato reazioni contrastanti tra i fan di giochi come Bloodborne (che trovate su Amazon).

Come riportato anche da Tech4Gamers, infatti, Druckmann aveva espresso la sua opinione sostenendo che «quei giochi riguardano meno la storia e più l'atmosfera. Si tratta soprattutto di questa costante tensione che il mondo ti trasmette, che è così unica nei videogiochi». 

Questa visione contrasta con quella di molti appassionati, che considerano la narrazione un elemento fondamentale in titoli come Bloodborne, Dark Souls ed Elden Ring.

Il genere dei souls è infatti noto per la sua trama complessa e stratificata, che richiede ai giocatori di raccogliere indizi e interpretare il mondo di gioco per comprenderne appieno la storia.

Molti fan ritengono che Druckmann possa non aver colto la profondità narrativa di questi titoli, che spesso non viene presentata in modo esplicito ma va scoperta attivamente.

Le dichiarazioni di Druckmann hanno innescato un acceso dibattito in rete, come sempre accade. Numerosi giocatori sottolineano come la trama dei souls, pur non essendo immediatamente accessibile, sia in realtà ricca e articolata.

Molti fanno riferimento ai video di content creator come VaatiVidya, che si dedicano all'analisi approfondita del lore di questi giochi.

È interessante notare come questa visione provenga dal creatore di una serie fortemente narrativa come The Last of Us.

Alcuni ipotizzano che l'approccio più diretto alla narrazione di Naughty Dog possa aver influenzato la percezione di Druckmann riguardo a stili narrativi più sottili e allusivi.

Il dibattito sollevato dalle parole di Druckmann evidenzia la complessità e varietà degli approcci narrativi nel mondo dei videogiochi. Mentre alcuni titoli puntano su trame lineari e cinematografiche, altri come i souls costruiscono mondi ricchi di mistero, lasciando ai giocatori il compito di svelare i segreti nascosti tra le pieghe del gameplay.

Nel frattempo, la comunità di fan continua a chiedere a gran voce un remake o un porting su PC di Bloodborne (che per ora è possibile solo via emulazione), considerato una delle migliori esclusive PlayStation. 

Infine, avete letto anche che i giocatori su Reddit sperano che Bloodborne possa beneficiare dei 60 fps sulla prossima console di Sony, ossia PS5 Pro?

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