Nintendo Switch 2 sta facendo discutere per i suoi prezzi, tra console e videogiochi, e proprio questi ultimi hanno sollevato un ulteriore punto di discussione: la differenza di prezzo tra versione fisica e digitale.
Come sapete, infatti, Nintendo ha pubblicato i prezzi di tutti i videogiochi in arrivo su Switch 2, mostrando per la prima volta direttamente i due prezzi. Ci sarà una differenza di prezzo di €10 in favore della versione digitale di ogni videogioco, e a differenza di quanto accaduto con la libreria di Nintendo Switch, stavolta è direttamente l'azienda a proporre il prezzo consigliato al pubblico.
Questo è un precedente importante anche per i negozi di videogiochi che, come riporta Nintendo Life, sono già preoccupati per questo assetto.
Secondo quanto emerso da recenti dichiarazioni di importanti figure del commercio videoludico britannico, la strategia di Nintendo di offrire titoli digitali a prezzi inferiori rispetto alle controparti fisiche rappresenta una novità preoccupante per i rivenditori specializzati, che vedono minacciata una componente fondamentale delle loro vendite.
La situazione è ulteriormente complicata dall'aumento generale dei prezzi dei videogiochi, che raggiungono soglie mai toccate prima, e dalla progressiva smaterializzazione del prodotto fisico, con cartucce che in alcuni casi funzioneranno solo come "chiavi" per scaricare il gioco completo.
Nick Arran, direttore generale della catena britannica GAME, ha espresso preoccupazioni significative riguardo la nuova politica dei prezzi di Nintendo.
«È una sfida», spiega Arran parlando di come Nintendo si è comportata finora nei confronti della distribuzione:
«Nintendo è predominante nel mercato fisico ed è orgogliosa di esserlo. Fare la mossa di rendere più economici i giochi digitali di quelli fisici prima di PlayStation e Xbox è una mossa audace e sarà una sfida per noi come rivenditori.»
Non sarà facile per i negozianti adattarsi a questo nuovo assetto commerciale. Soprattutto in relazione al rapporto con i clienti, che ora avranno una possibilità di scelta diversa:
«È un messaggio duro per un cliente quando ci sono differenze di prezzo, se preferisce il fisico. Sarà interessante vedere come andrà. Non ci fermerà in termini di supporto che daremo a Switch 2 e Nintendo. E spero che non avrà troppi effetti sulle vendite fisiche. [...] Se spendi £75/£70 per un prodotto, c'è un valore tangibile che può stare sullo scaffale ed essere nella tua collezione. Spero che questa strategia non abbia ripercussioni su questo.»
Resta da vedere come reagirà la community di Nintendo, tradizionalmente affezionata alle cartucce fisiche, e se questa strategia influenzerà le decisioni di acquisto della nuova console.
In questo senso, Nintendo aveva già creato una proposta dedicata proprio al mercato digitale, con le apposite cartucce che hanno fatto molto discutere.
Il tutto mentre i dazi di Donald Trump potrebbero cambiare ulteriormente gli equilibri e le carte in tavola, anche nel mercato dei videogiochi.