Tra i temi più caldi della scena videoludica troviamo le
microtransazioni
, che nei titoli tripla-A di quest’anno hanno trovato uno spazio per qualcuno fin troppo ampio (come ne
L’Ombra della Guerra e in
Forza Motorsport 7).Nella lista dei publisher che ne hanno fatto più uso troviamo Electronic Arts, nei cui studi
si ammette però come sia “comprensibile”
temere che loot box e affini possano avere un impatto negativo sul gaming.Marcus Nilsson, produttore esecutivo presso Ghost Games, ha espresso il parere del team di
Need for Speed Payback sulle microtransazioni in una recente intervista concessa a Glixel.
“È chiaro che i prezzi non sono saliti molto. Questo è chiaro. So anche che produrre giochi è diventato più costoso che mai. L’universo dei videogiochi sta cambiando davanti ai nostri occhi in questo momento. Vediamo persone giocare meno giochi per più tempo. L’engagement è importante. Ma come si forniscono esperienze più lunghe?”, si è chiesto Nilsson.
“La verità è che è molto difficile trovare un equilibrio che piaccia a tutti. Facciamo giochi da $60 e qualcuno potrebbe pensare che in realtà ne valgono $40. Qual è il valore del pacchetto offerto? A qualcuno piace più GTA 5 con GTA Online che The Last of Us, che si può completare in 10 ore. Come lo valutate questo? Probabilmente, la discussione sarebbe molto lunga”.In effetti sì, se ne potrebbe parlare per mesi e mesi: che risposta date alle domande dell’esponente di EA? Fateci sentire la vostra nei commenti.
Fonte:
WCCFtech