Naughty Dog lavora su tanti single-player: «Non resteremo "lo studio di The Last of Us"»

Neil Druckmann conferma che Naughty Dog è al lavoro su diversi progetti in single player, e non saranno tutti legati a The Last of Us.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Da quando venne rilasciata la prima avventura di Ellie e Joel nell'ormai lontano 2013, il nome di Naughty Dog è rimasto inevitabilmente legato a quello di The Last of Us, con lo studio che si è occupato del sequel, le relative rimasterizzazioni e perfino di seguire attivamente la serie televisiva dedicata.

Ed è altamente probabile che il loro prossimo progetto sarà proprio un sequel di The Last of Us Part II (che trovate in offerta su Amazon), anche se pare che lo studio abbia intenzione di volersi prima o poi scrollare di dosso l'etichetta di studio dedicato esclusivamente a questo franchise.

In un'intervista rilasciata al Los Angeles Times, Neil Druckmann ha infatti confermato che lo studio è già attualmente al lavoro su «molteplici progetti single-player», anticipando anche che potrebbero prendersi una pausa dal narrare le nuove avventure di Ellie:

«Ve lo prometto, non resteremo "lo studio di The Last of Us" per sempre».

Ovviamente Druckmann non è voluto entrare nel dettaglio su cosa riguarderanno questi nuovi giochi in single player, ma ha comunque garantito che anche in questo caso i personaggi saranno figure centrali del racconto.

La nuova filosofia di Naughty Dog è infatti quella di creare «esperienze intrise di storie e di personaggi, soprattutto con le relazioni»: un tema particolarmente apprezzato proprio nei The Last of Us e che, a quanto pare, vedremo anche nei prossimi videogiochi dello studio.

A questo punto non possiamo che restare in attesa di scoprire quali saranno questi nuovi progetti, dopo la promessa che le esperienze single player resteranno sempre parte fondamentale delle produzioni Naughty Dog: vi terremo informati sulle nostre pagine non appena ne sapremo di più.

Nel frattempo, occorre ricordare che Druckmann ha dovuto fare chiarezza dopo che un'intervista pubblicata Sony aveva riportato frasi attribuitegli senza alcun fondamento: una vicenda decisamente paradossale che si è conclusa con le scuse ufficiali e la rimozione dell'articolo.

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