Elon Musk, proprietario di X (ex Twitter), ha annunciato l'intenzione di creare uno studio di sviluppo di videogiochi basato sull'intelligenza artificiale attraverso la sua azienda xAI.
L'obiettivo dichiarato è «rendere di nuovo grandi i videogiochi», in risposta a quello che Musk considera un eccessivo approccio "woke" nell'industria videoludica attuale.
L'annuncio è arrivato in risposta a un tweet del co-creatore di Dogecoin Billy Markus, che criticava l'attuale approccio ideologico di sviluppatori e giornalisti di videogiochi (via PC Gamer).
Musk ha commentato affermando che «Troppi studi di gioco sono di proprietà di grandi aziende» e che «xAI creerà uno studio di giochi basato sull'IA per rendere di nuovo grandi i videogiochi!»
La dichiarazione di Musk appare paradossale, considerando che lui stesso è a capo di diverse grandi corporazioni come X, SpaceX e Tesla, con un patrimonio personale stimato di oltre 322 miliardi di dollari.
Inoltre, xAI, pur definita una "startup", dispone già di almeno 100mila GPU Nvidia, configurandosi come un'operazione multi-miliardaria.
«Non possono semplicemente fare buoni giochi e saltare la predica woke?» Il concetto di studio di giochi basato sull'IA rimane vago e non viene approfondito da Musk.
Alcuni osservatori lo paragonano a promesse futuristiche irrealistiche, come la colonizzazione spaziale nel prossimo futuro.
Nonostante l'evidente assurdità della proposta, il tweet di Musk sta ottenendo sostegno da alcune parti della piattaforma, entusiaste all'idea che la proprietà dei giochi torni "al popolo" (ovvero all'uomo più ricco del mondo).
Tuttavia, alcuni sviluppatori di giochi reali sembrano scettici. La probabilità che questa idea si concretizzi al di là di un tweet è molto bassa, oltre al fatto che una IA non riuscirà mai a tirare fuori un gioco - cito a caso - come Silent Hill 2 Remake (che trovate su Amazon).
Giganti tecnologici come Amazon e Google, con risorse praticamente illimitate, hanno già scoperto quanto sia difficile sviluppare e pubblicare videogiochi di successo (vedi il flop di Stadia).
L'annuncio di Musk solleva dubbi sulla sua comprensione dell'industria videoludica e sulla fattibilità di un progetto basato principalmente sull'IA.
Resta da vedere se questa dichiarazione porterà a sviluppi concreti o rimarrà solo un'idea espressa sui social media, cosa che chi scrive si augura caldamente.