La comunità dei videogiochi ha recentemente perso una figura influente nel panorama creativo del settore. A metà febbraio, Jim Curry, talentuoso scrittore e manager marketing che ha lasciato un'impronta indelebile su titoli iconici come Legacy of Kain: Soul Reaver e la serie Gex, si è spento dopo una lunga battaglia contro una grave malattia.
La sua scomparsa segna la fine di un capitolo importante per gli appassionati di videogiochi di un'era che ha definito l'evoluzione narrativa del medium, proprio mentre alcune delle sue opere più celebri tornano alla ribalta grazie a recenti remaster.
La notizia della scomparsa è stata comunicata dalla moglie Ellen attraverso un toccante messaggio pubblicato sulla pagina Facebook di Curry.
«È stata una lotta estenuante, difficile e triste, durante la quale abbiamo custodito con cura molti momenti preziosi,» ha scritto la donna, rivelando che Jim è stato circondato dall'affetto dei suoi familiari nei suoi ultimi istanti.
La malattia, che lo aveva colpito più di due anni fa, è rimasta riservata, in linea con la discrezione che ha sempre caratterizzato la sua carriera.
Nonostante il suo contributo significativo all'industria, Curry ha sempre mantenuto un profilo relativamente basso, lasciando che fossero le sue opere a parlare per lui.
Il suo approccio professionale ha permesso ai progetti a cui ha lavorato di brillare di luce propria, consolidando la sua reputazione come un talento affidabile e creativo nel settore.
Secondo quanto riportato da MobyGames, l'ingresso di Curry nell'industria videoludica risale al 1991, quando ha ricoperto il ruolo di consulente speciale per Marvel Land e ha fatto parte dell'Hometek Team per Rolling Thunder 2.
La sua carriera ha poi preso slancio in ambito marketing, dove ha curato la promozione di titoli come 3D Baseball e Abomination, dimostrando versatilità professionale in un settore in rapida evoluzione.
Il suo contributo creativo include il lavoro come copywriter per Battle Cars, editor degli script cinematici per Blood Omen: Legacy of Kain e scrittore per Akuji: The Heartless, opere che hanno contribuito a definire lo storytelling videoludico degli anni '90.
La sua scomparsa rappresenta una perdita significativa per l'industria dei videogiochi, soprattutto per coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare con lui e di assistere alla sua dedizione creativa.
Mentre il settore continua a evolversi verso nuove frontiere tecnologiche e narrative, l'eredità di Curry rimane viva nelle opere che ha contribuito a creare e nell'impatto che queste hanno avuto sulla cultura del videogioco.