Peter Molyneux, leader di 22 Cans
, ha dichiarato che gli odierni publisher di videogames sono troppo intenti a limitare la creatività e le idee innovative dei loro sviluppatori, preferendo puntare piuttosto su concept già collaudati e di sicura vendita.“Non possono permettere una creatività a ruota libera”
ha spiegato Molyneux, “perché se lo facessero, finirebbero con lo spendere tutti i soldi. Ci deve essere un processo di approvazione per la creazione di un gioco, anche il concept deve essere approvato. È un processo che, però, ostacola la creatività. Non c’è nessuna possibilità che possiate alzarvi e dire ‘Ho due persone nel mio ufficio, tra quattro mesi sarà pronto un gioco completamente innovativo!’. In una grande software house, serve tantissimo tempo anche solo per farsi approvare il concept.”
Cosa che, invece, non avviene negli studi indie o comunque più piccoli, dove “regna la mentalità da ‘fallo e basta’, e si riesce in scioltezza e con rapidità ad essere iniziatori di qualcosa di innovativo” ha concluso Molyneux.